«Contestiamo l'accordo sulla rappresentanza. Scissione? Ci devono cacciare loro»
Finisce a schiaffi e spintoni la battaglia sulla rappresentanza interna alla Cgil. L'ex leader della Fiom, Giorgio Cremaschi, ha fatto irruzione con altri lavoratori all'attivo regionale del sindacato, a Milano
di Silvia Tozzi
MILANO | Nel corso dell'attivo regionale della Cgil, al teatro Parenti di Milano, alla presenza del segretario generale del sindacato, Susanna Camusso c'è stata una rissa. Un uomo, che presentava un trauma alla caviglia, è stato portato dal 118 all'ospedale Gaetano Pini per accertamenti.
CREMASCHI | Fiom non ha invitato Giorgio Cremaschi, storico esponente della Fiom, che ha fatto irruzione in sala insieme ad una decina di altri esponenti della categoria. «A questa assemblea non è stata invitata la Fiom, è un'assemblea assurda di coloro che sono per il sì. Abbiamo criticato pubblicamente la decisione di Cgil Lombardia di non coinvolgere la categoria dei metalmeccanici in un’assemblea confederale dei delegati con all’ordine del giorno il testo unico sulla rappresentanza, ma - ha comunicato il sindacato in una nota - non essendo stati invitati non c’eravamo proprio. Nessun blitz, quindi, nessuna irruzione», ha detto Cremaschi.
FIOM| «Volevamo che un nostro delegato potesse formalmente intervenire e hanno reagito con la violenza fisica - ha aggiunto - per cui presenteremo denuncia alla Procura della Repubblica».
CAMUSSO | Anche Susanna Camusso, secondo Cremaschi, ha una responsabilità riguardo «le tensioni: Venuta da noi, le abbiamo chiesto di intervenire e non ha fatto nulla».
Venerdì 14 febbraio 2014