solo forza italia ha chiesto la parlamentarizzazione della crisi, che è tutta pd

Letta si è dimesso, non si va a elezioni

A giorni Matteo Renzi sarà premier

Letta si è detto indisponibile ad un eventuale nuovo mandato esplorativo e un dibattito in aula non avrebbe aggiunto ulteriori elementi ad una crisi giudicata non reversibile, dopo il voto di giovedì nella Direzione nazionale del Pd

di Silvia Tozzi

Enrico Letta
Enrico Letta

ROMA | Il premier Enrico Letta ha rassegnato oggi le proprie dimissioni nelle mani del Capo dello Stato che ha spiegato non ci sarà alcun passaggio parlamentare per formalizzare la crisi.

NESSUNA CRISI | Non sarà necessario, in quanto Letta si è detto indisponibile ad un eventuale nuovo mandato esplorativo e un dibattito in aula non avrebbe aggiunto ulteriori elementi ad una crisi giudicata non reversibile, dopo il voto di giovedì nella Direzione nazionale del Pd, principale partito della maggioranza. 

CONSULTAZIONI | Al via le consultazioni per trovare un nuovo premier, dato che Napolitano Giorgio Napolitano non intende indire le elezioni. Il M5S ha scelto di non prendere parte alle consultazioni. E stessa strada sembra essere in procinto di prendere anche la Lega Nord.

RIVOLTA | All'estero le dimissioni sono viste come il risultato di una «rivolta», una «insurrezione» all'interno del Pd. 

BRUNETTA | Solo Forza Italia ha chiesto la parlamentarizzazione della crisi. Aveva detto Renato Brunetta: «La crisi non può aprirsi e chiudersi all'interno del Pd» Il Movimento 5 Stelle è stato però il primo tra i gruppi politici a far capire di non essere interessato alle consultazioni: «Risparmiateci la presa per il c...» ha tuonato Beppe Grillo dal suo blog, puntando il dito contro Matteo Renzi, definito «carrierista senza scrupoli». 

Venerdì 14 febbraio 2014