caso reputato allarmante per tutti i governi dell’unione europea
Emma Bonino ha annunciato che governo italiano ha «avviato un contatto» con l’Alto commissariato per i Diritti umani dell’Onu «per violazione dei diritti umani per quanto riguarda la mancanza di un capo di imputazione per i marò»
di Silvia Tozzi
NEW DEHLI | Anche Catherine Ashton ha fatto sua la posizione di Enrico Letta riguardo i due marò e l’accusa legata alla legge anti-terrorismo. Ovvero che essa «significa che l’Italia sarebbe vista come un paese terrorista e questo è inaccettabile».
L'Ue | Quindi l'Unione Europea è scesa in campo accanto all'Italia perché la questione «non è solo profondamente inquietante per il governo italiano, ma anche davvero allarmante per tutti i governi dell’unione europea e l’ho detto durante il Consiglio esteri di ieri. Se verrà presa la decisione che quanto successo nell’azione dei marò durante una missione anti-pirateria è un atto di terrorismo, sottintende che l’Italia è uno stato terrorista, ci saranno gravi implicazioni per tutte le azioni nell’ anti-terrorismo laddove noi collaboriamo insieme (come Ue) o come paesi individuali».
BONINO | Il ministro degli esteri, Emma Bonino, ha annunciato che governo italiano ha «avviato un contatto» con l’Alto commissariato per i Diritti umani dell’Onu «per violazione dei diritti umani per quanto riguarda la mancanza di un capo di imputazione per i marò da parte dell’India dopo due anni, accompagnata da una restrizione della libertà». Una commissione d’inchiesta potrebbe fornire anche strumenti per «tutelarci da possibili avventure con Paesi terzi. Applicando il massimo rigore nella scrittura delle leggi, con procedure e linee di comando chiare».
Martedì 11 febbraio 2014