12.164 schede di dimissioni falsificate per ottenere rimborsi gonfiati
Indagato per falso ideologico e abuso d’ufficio per presunti brogli ai danni dell’Inps e a favore dell’ospedale Israelitico
di Silvia Tozzi
ROMA | Il premier, Enrico Letta, chiede «massima chiarezza nel rispetto dei cittadini» sul caso del presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua e chiede al ministro competente Giovannini una relazione.
L'INDAGINE | Mastrapasqua (che è anche vicepresidente di Equitalia) è indagato dalla Procura di Roma per cartelle cliniche truccate e fatture gonfiate per un giro di 85 milioni di euro. In ballo ci sarebbero 14 milioni di rimborsi non dovuti ma chiesti comunque alla Regione Lazio e 71 milioni derivanti da un presunto «ingiusto vantaggio» conseguito dall’Ospedale Israelitico, di cui Mastrapasqua è stato direttore generale, dal 2011 al 2013. Al vaglio degli inquirenti c’è anche la cessione all’Inps di una parte di questo credito «non esigibile», servita a sanare i conti della struttura romana. In totale sono state contate 12.164 schede di dimissioni falsificate per ottenere rimborsi gonfiati.
ZINGARETTI | Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, insospettito, ha bloccato il pagamento degli arretrati. Mastrapasqua sostiene che «l’inchiesta è stata avviata anche grazie» al suo «impulso dato in passato». Ma ai carabinieri del Nas e alla Procura di Roma non risulta. FALSO IDEOLOGICO | Lui, che ha in essere una ventina di incarichi pubblici per oltre 1 milione di euro di stipendio, è indagato per falso ideologico e abuso d’ufficio per presunti brogli ai danni dell’Inps e a favore dell’ospedale Israelitico.
Domenica 26 gennaio 2014