i suoi legali hanno annunciato che faranno ricorso
Preiti ha rilasciato una dichiarazione spontanea: «Chiedo scusa a tutti. Vorrei essere io al posto di Giangrande ancora in ospedale. Mi dispiace»
di Silvia Tozzi
ROMA | Luigi Preiti è stato condannato a 16 anni di reclusione per tentato omicidio plurimo, porto e detenzione di arma clandestina. La decisione è giunta dopo poco più di due ore di camera di consiglio e non sono state concesse le attenuanti generiche, mentre alle cinque parti civili (i tre carabinieri feriti, Giuseppe Giangrande, Francesco Negri e Delio Marco Murighile, il ministero della Difesa e l'Associazione Vittime del dovere) è stata disposta una provvisionale di 100mila euro.
LA DICHIARAZIONE | Preiti ha rilasciato una dichiarazione spontanea: «Chiedo scusa a tutti. Vorrei essere io al posto di Giangrande ancora in ospedale. Mi dispiace».
RICORSO | I suoi difensori hanno annunciato che faranno ricorso, ricordando che «ha perso il lavoro, poi il legame con la moglie, il figlio. Lo ha investito un disastro umano e personale. Ha agito perché affetto da una depressione maggiore. Attendiamo le motivazioni della sentenza, ma sicuramente faremo ricorso in appello».
IL CRIMINE | Preiti, il giorno di insediamento del governo Letta, fece fuoco davanti a Palazzo Chigi ferendo tre carabinieri, uno in maniera grave. Per le ferite riportate il brigadiere Giuseppe Giangrande soffre di tetraplegia. Feriti anche Francesco Negri e Delio Marco Murighile. La perizia lo ha dichiarato capace di intendere e di volere, in cerca di un palcoscenico, consumatore di cocaina e assuntore di alcol.
Martedì 21 gennaio 2014