l’aborto avvenne, ma in maniera spontanea, il cantante non è responsabile
L'esito degli accertamenti tramite consulenza disposti dalla Procura: «Non c’è prova di lesioni né di procurato aborto»
di Silvia Tozzi
ROMA | Il cantante Massimo Di Cataldo non ha picchiato la compagna Laura Millacci, o, almeno, ciò non è provato, così dice la consulenza disposta dalla Procura: «Non c’è prova di lesioni né di procurato aborto».
DI CATALDO | Il cantante ha ammesso la «Una lite c’è stata, ma io non l’ho mai picchiata. Ha tentato di distruggermi, ma ora sono stufo di essere infangato, di essere etichettato come un mostro. In un momento in cui si è parlato tanto di soprusi sulle donne faceva comodo un capro espiatorio. E quale mostro migliore di un uomo che da sempre canta canzoni d’amore avrebbe fatto più scalpore? Ho passato un periodo buio nel quale ho combattuto per non sprofondare nella depressione».
MILLACCI | Anna Laura Millacci, artista visuale con cui il cantante ha avuto un legame lungo 13 anni, la scorsa estate ha postato su Facebok alcune foto terribili, che la ritraevano con il naso insanguinato, un occhio tumefatto, il lavandino sporco di sangue rappreso, raccontando di essere stata picchiata al punto di abortire.
L'ABORTO | Secondo Di Cataldo e il suo avvocato, l’aborto avvenne, in maniera spontanea. Resta il rimprovero per la gogna mediatica cui il cantante è stato sottoposto.
Martedì 14 gennaio 2014