esposito vive a rivalta, nei pressi di torino
La Digos è stata subito chiamata e nella buca delle lettere è stato trovato un documento anonimo: «Tocca a te ritirarti o fare bum bum, la scelta è solo tua»
di Silvia Tozzi
TORINO | La moglie di Stefano Esposito, parlamentare del Pd più volte minacciato per la sua posizione favorevole alla Tav, la linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione ha trovato tre molotov sul pianerottolo di casa mentre stava preparando i bimbi per la scuola.
LA MATTINA | Erano le 7.15, quando un vicino ha suonato il campanello dopo aver visto per terra le tre bottiglie incendiarie. La Digos è stata subito chiamata e nella buca delle lettere è stato trovato un documento anonimo.
LA LETTERA | «Caselli è andato in pensione, Bersani è in rianimazione, i tuoi amichetti sono quindi fuori gioco. Chiamparino non tornerà. Ora tocca a te ritirarti o fare bum bum, la scelta è solo tua. Tornate in prefettura la scorta non ti può proteggere più». Nel testo viene chiamato in causa anche il giornalista de La Stampa, Massimo Numa, filmato nei giorni scorsi da ignoti proprio durante un incontro con Esposito in pubblico.
I BAGNI DELLA PROCURA | Mentre Esposito stava venendo sentito in procura a Torino, un altro allarme è scattato all’interno del Palagiustizia di Torino, i cui bagni - che si trovano nei corridoi davanti agli uffici del pm Antonio Rinaudo e del giudice Federica Bompieri, che si sono occupati di Tav – sono stati otturati con palline di polistirolo e alcune biro. Sono stati attaccati sulle porte degli adesivi con scritto: «Terrorista è chi militarizza e devasta i territori» e i nomi dei quattro No Tav arrestati il 9 dicembre scorso con l’accusa di terrorismo per aver partecipato ad alcuni scontri al cantiere della Tav.
Lunedì 13 gennaio 2014