la risposta arriva via facebook, nessuna scusa
«Non cambierò il tono dei miei incontri con la stampa. Non diventerò mai un grigio burocrate che non può scherzare, non può sorridere, non può fare una battuta»
di Silvia Tozzi
FIRENZE | Matteo Renzi ha scelto Facebook per rispondere a Stefano Fassina, viceministro all’Economia dimessosi ieri in seguito a una battutaccia del suo segretario.
SU FACEBOOK | «Meno di un mese fa, tre milioni di italiani hanno chiesto al Pd coraggio, decisione, scelte forti. Noi rispondiamo agli elettori del Pd, non alle sue correnti. Se il viceministro all’Economia - in questi tempi di crisi - si dimette per una battuta, mi dispiace per lui. Se si dimette per motivi politici, grande rispetto: ce li spiegherà lui nel dettaglio alla direzione Pd già convocata per il prossimo 16 gennaio raccontandoci cosa pensa del governo, cosa pensa di aver fatto, dove pensa di aver fallito», ha scritto.
RIMPASTO | Per lui, il rimpasto non è una priorità per il governo né tantomeno per il Partito democratico «perché la preoccupazione del Pd sono gli italiani che non hanno un posto di lavoro, non i politici che si preoccupano di quale poltrona possa cambiare. Sono i problemi dell’Italia che interessano al mio Pd, non i problemi autoreferenziali del gruppo dirigente».
LE ACCUSE | L’economista di area dalemiana aveva criticato le prime scelte di Renzi: «Mi accusa di avere una visione padronale del partito - continua Renzi - Non me ne ero accorto quando si trattava di confermare i capigruppo o di scegliere il presidente dell’assemblea o di tenere aperta la segreteria anche a persone non della maggioranza». Sulla battuta che ha fatto infuriare Fassina, non chiede scusa: «Non cambierò il tono dei miei incontri con la stampa. Mai. Non diventerò mai un grigio burocrate che non può scherzare, non può sorridere, non può fare una battuta. La vita è una cosa troppo bella per non essere presa con leggerezza».
Domenica 5 gennaio 2014