parla Alexia Canestrari, che cerca di difendere quanto ha fatto
Li ha lasciati nel bosco: «Li ho coperti il più possibile. La giacca sinceramente non me la sono tolta. Senza, essendo caduta da dirupi, non sarei qui a raccontare questa storia. Ho seguito le orme lasciate dalle ciaspole»
di Silvia Tozzi
ROMA | Alexia Canestrari, mamma dei bimbi scomparsi e poi ritrovati sul Monte Livata, ha raccontato cosa è successo la notte di san Silvestro: «Quando siamo partiti con lo slittino avevo il telefono cellulare con il 22% di batteria. Non essendoci copertura, si è scaricato in breve tempo. Me ne sono accorta quando ho cercato di guardare l’ora e l’ho trovato spento». Quindi si sono persi: «Io e i due bambini non abbiamo incontrato nessuno sulla nostra strada, nemmeno un animale». Alexia ha deciso di lasciare i piccoli per cercare aiuto: «Li ho coperti il più possibile, ho messo loro le manine nelle tasche ricoperte di pile, ho stretto i cappellini, avevano la calza che si indossa sotto la tuta da sci, ho chiuso bene i pantaloni. La giacca sinceramente non me la sono tolta. Senza, essendo caduta da dirupi, cercando di scendere a valle anche scivolando volontariamente su un ruscello, non sarei qui a raccontare questa storia. Ho seguito le orme lasciate dalle ciaspole di un anziano che avevamo visto all’inizio della camminata».
UNA MADRE | «Mi sono comportata come una madre che vuole salvare i suoi figli - ha specificato - come una madre di qualsiasi specie che in una jungla vuole trovare salvezza per i propri cuccioli».
LE LITI | Per la donna, nessuna lite: «Io e il mio compagno non avevamo litigato, non c’era stato nessuno screzio, ma solo la voglia di passare insieme ai nostri figli un bel Capodanno. Se si hanno in due sei figli ci deve essere una grande fiducia l’uno nell’altro, altrimenti non si va da nessuna parte».
I BAMBINI | Quindi io piccoli sono rimasti soli. Il responsabile dell’associazione Centro Radio Soccorso di Subiaco (Roma), Giuseppe Pellicci, ha spiegato: «I bambini cercavano di richiamare l’attenzione degli elicotteri». I bimbi erano in un dirupo a Campo dell’Osso, mentre la madre era già stata rintracciata nella notte al confine con Vallepietra. «Verso le 11, dopo alcune ore tra i boschi, sono state udite le prime urla di aiuto dei bambini. Alle 11.30 circa, nonostante le difficoltà per la natura scoscesa e impervia del terreno, i piccoli sono stati raggiunti sotto un costone della montagna in località Colle Crocione Rotondo, tra Campo dell’Osso e Vallepietra. Erano stremati e sono stati subito soccorsi dai volontari del Centro Radio Soccorso Sublacense.»
Venerdì 3 gennaio 2014