ricapitalizzazione soltanto nel mese di giugno
La scelta concede più fiato alla fondazione guidata da Antonella Mansi e gravata da 339 milioni di debiti accumulati nel tentativo di mantenere il controllo del Montepaschi
di Silvia Tozzi
SIENA | Gli azionisti di Monte dei Paschi hanno bocciato la proposta del cda presieduto da Alessandro Profumo di varare a gennaio l’aumento di capitale da 3 miliardi di euro necessario per la restituzione allo Stato dei cosiddetti Monti bond come convenuto con la Commissione europea a settembre.
LA BOCCIATURA | Ha votato contro il 69,06% del capitale presente in assemblea, quindi, c'è stato il voto quasi esclusivo della Fondazione Mps cui fa capo il 33,5% della banca toscana, che è riuscita a far passare la sua proposta di procedere alla ricapitalizzazione soltanto nel mese di giugno: ha votato a favore l’82,04% del capitale presente in assemblea.
LA FONDAZIONE | La scelta concede più fiato alla fondazione guidata da Antonella Mansi e gravata da 339 milioni di debiti accumulati nel tentativo di mantenere il controllo del Montepaschi.
LO STATO | I Monti bond sono l’aiuto di Stato ottenuto dal governo, ovvero 120 milioni di euro di dividendi da staccare in più al Tesoro che lo scorso anno ha integralmente sottoscritto le obbligazioni. La proposta bocciata dal cda era la restituzione integrale dei 3,3 miliardi di aiuti di Stato entro febbraio. Restituzione sfumata. Profumo reputa che più il tempo passa, più la possibilità di restituire il prestito diventa remota.
Sabato 28 dicembre 2013