Shattah, musulmano sunnita, era una figura dell’opposizione

Attentato a Beirut, ucciso ex ministro

ed altre sette persone in pieno centro

L'esplosione ha causato vetri in frantumi fino all’ottavo piano e schegge fino a oltre 500 metri dal luogo della deflagrazione, auto e corpi in fiamme, una colonna di fumo nero. Distrutti anche un ristorante e un caffé

di Silvia Tozzi

Mohammed Shattah
Mohammed Shattah
BEIRT | Si è verificato un attentato nel centro di Beirut, che ha provocato almeno otto morti, e che ha causato la morte dell’ex ministro delle Finanze libanese Mohammed Shattah. Shattah, musulmano sunnita, era una figura dell’opposizione, legato all’ex primo ministro Saad al-Hariri e si stava dirigendo a un incontro.

L'ATTENTATO | L’esplosione è avvenuta intorno alle 9.40 locali in piazza Starco, nel pieno centro turistico-finanziario di Beirut. Ha causato vetri in frantumi fino all’ottavo piano e schegge fino a oltre 500 metri dal luogo della deflagrazione, auto e corpi in fiamme, una colonna di fumo nero. Distrutti anche un ristorante e un caffé. 

HEZBOLLAH | L’ex premier Hariri accusa implicitamente l’Hezbollah dell’attentato. L’ultimo attentato che ha colpito il Libano risale al 19 novembre e fu rivendicato da un gruppo jihadista libanese legato ad Al Qaeda, le Brigate Abdullah Azzam. Tra le vittime l’addetto culturale dell’ambasciata, Ibrahim Ansari, tre addetti alla sicurezza della sede diplomatica e la guardia del corpo dell’ambasciatore iraniano in Libano.

Venerdì 27 dicembre 2013