Letta ha assicurato che le autorità di Kinshasa vogliono procedere «in tempi rapidi»
Le famiglie italiane, pur avendo compiuto le regolari procedure di adozione dei bambini congolesi, duna volta i Rpc si sono viste negare il nullaosta all’uscita dei figli
di Silvia Tozzi
KINSHASA | Il premier congolese Augustin Matata Ponyo Mapon, in una telefonata con il presidente del Consiglio Enrico Letta, ha assicurato che le autorità di Kinshasa vogliono procedere «in tempi rapidi» al «riesame» dei casi di adozione italiani.
UNA BUONA NOTIZIA | Si tratta di buona notizia per le 24 famiglie italiane bloccate da settimane nella Repubblica Democratica del Congo in attesa di poter portare a casa i loro figli adottivi. «Siamo ottimisti» ha commentato uno degli enti che si sta occupando di quelle adozioni.
LE FAMIGLIE | Le famiglie italiane, pur avendo compiuto le regolari procedure di adozione dei bambini congolesi, duna volta i Rpc si sono viste negare il nullaosta all’uscita dei figli. Lo scorso settembre le autorità congolesi avevano deciso di sospendere il rilascio del nullaosta per tutte le adozioni internazionali, per sospetti di procedure irregolari che, però, secondo quanto riferito dalle autorità di Kinshasa, non riguardavano l’Italia. All’inizio di novembre il ministro per l’Integrazione, Ce’cile Kyenge, ha effettuato una missione nella Rdc ricevendo dalle autorità congolesi assicurazioni su una conclusione positiva dell’iter adottivo delle coppie italiane. Si tratta di 24 coppie che hanno realizzato il percorso adottivo con tre enti italiani: Aibi, I Cinque Pani ed Enzo B.
Mercoledì 25 dicembre 2013