sarebbero state rilasciate in marzo. hanno già fatto un anno e mezzo in carcere
Le due giovani donne, entrambe madri, non erano entusiaste della scarcerazione, Maria ha detto che, se la scelta fosse dipesa da lei, non avrebbe accettato la grazia
di Silvia Tozzi
MOSCA | Vladimir Putin ha firmato l’amnistia anche per le due Pussy Riot in carcere. In mattinata è stata rilasciata Maria Alekhina, 25 anni, nel primo pomeriggio viene scarcerata anche Nadejda Tolokonnikova, 24 anni, che era trattenuta in un ospedale carcerario in Siberia.
CONTRARIATE | Le due giovani donne, entrambe madri, non erano entusiaste della scarcerazione, Maria ha detto che, se la scelta fosse dipesa da lei, non avrebbe accettato la grazia. Ha spiegato che il gesto della Duma è una «farsa» : «Se fosse possibile rifiutare l’amnistia, l’avrei fatto personalmente, perché non credo sia un atto umanitario, ma una trovata pubblicitaria». E ha aggiunto: «Dedicherò la vita a difendere i diritti umani». Per Nadejda ha parlato il marito, anche lui dimostrandosi poco felici dell'amnistia.
LA PENA | Alekhina e Tolokonnikova, che erano state condannate a due anni di carcere dopo aver cantato una preghiera punk anti-Putin nella cattedrale di Cristo il Salvatore a Mosca, avrebbero dovuto uscire dal carcere a marzo prossimo.
AMNISTIA | La Duma di Stato ha approvato all’unanimità il 18 dicembre il testo dell’amnistia, dedicata al 20esimo anniversario della Costituzione della Federazione Russa.
Lunedì 23 dicembre 2013