accade alL’ufficiale medico in servizio la base italiana in Kosovo, Barbara Balanzoni
Il 7 febbraio 2014 Belanzoni sarà processata davanti al Tribunale militare di Roma, al quale è stata rinviata dal gup la scorsa settimana
di Silvia Tozzi
BELGRADO | L’ufficiale medico in servizio la base italiana in Kosovo, il tenente Barbara Balanzoni, lo scorso 10 maggio 2012 ha soccorso Agata, la gatta della base, che stava dando con fatica alla luce i piccoli. Fu morsa (lei div ce fu graffiata), chiese, sostiene la procura militare, un vaccino antirabbico. Il gatto per la procura è selvatico e non va avvicinato.
ACCUSA | L’accusa parla infatti di disobbedienza aggravata perché «in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, disobbediva all’ordine scritto, datato 6 maggio 2012, a firma del comandante della Base, riguardante il divieto di avvicinare o farsi avvicinare da animali selvatici, randagi o incustoditi, venendo così morsa... ».
PROCESSO | Il 7 febbraio 2014 Belanzoni sarà processata davanti al Tribunale militare di Roma, al quale è stata rinviata dal gup la scorsa settimana.
DIFFAMAZIONE | Dopo il salvataggio della micia, il clima alla Base era diventato conflittuale. Altri due rapporti sul conto della dottoressa si sono trasformati in altrettanti capi d’accusa per diffamazione e ingiurie. «Ha offeso il prestigio, l’onore e la dignità di un maresciallo - scrive il magistrato - proferendo le seguenti parole: Com’è possibile che l’esercito mandi all’estero un mentecatto e truffatore come lui?». E su questo episodio sono partite altre indagini.
RITORSIONE | Per Balanzoni la ragione di questo accanimento è che «questi uomini non erano abituati a prendere ordini da un ufficiale donna che non andava alle loro cene, dove peraltro scorrevano fiumi di alcol. Non partecipavo per il fatto che non avevo molto da dire e preferivo starmene nella mia cameretta a studiare».
Domenica 22 dicembre 2013