ROMA | Ha ucciso la madre e un’inquilina, ferito il figlio di quest’ultima e il convivente, poi, ha cercato di uccidere ancora: la terza vittima si è salvata solo perché la pistola ha smesso di funzionare.

LA DINAMICA | Verso le 4.30, Zanier uccide la madre, Marina Londero, 68 anni, con un solo colpo calibro 38 sparato nel suo appartamento al secondo piano di via Rappini. Sul delitto il mistero è fitto: l’unica ipotesi è che il movente sia legato al denaro. Attorno alle 6.30 l’ex vigilante raggiunge via Darsena, una strada in una zona isolata alle porte del capoluogo. Lì ci sono una villetta dove abita lo zio e alcuni annessi che il padre di Zanier ha affittato a immigrati romeni. L’assassino irrompe in una di queste abitazioni, grida che vuole il denaro, all’improvviso tira fuori la pistola e spara contro Elena Tudosa, 44 anni, la uccide, poi sul figlio 21enne della vittima, Andrei Gabriel Bogdan, e contro il convivente, Florin Dumitrache. Il ragazzo viene colpito alla testa, ha il cranio fracassato: è ricoverato in fin di vita al Santa Maria Goretti di Latina. Suo padre viene trasportato nello stesso ospedale, ferito solo di striscio. Zanier bussa alla finestra di un’altra romena da cui vuole i soldi. Ma lei aveva sentito sparare e fugge con il figlio. Zanier l’insegue, cerca di sparare, ma la pistola si inceppa oppure finisce i proiettili. A questo punto rinuncia al terzo delitto e lascia via Darsena, mentre lo zio e la romena che si è salvata avvertono la polizia.

LA FUGA | L’ex vigilante, ancora armato, fugge verso il Lido di Latina a bordo di una Renault. Alle ricerche collabora il padre. Dopo alcune ore viene rintracciata l’auto e in pochi minuti anche il killer: vaga non lontano dalla vettura in stato di choc. Gli agenti della Squadra mobile lo fermano, Zanier non ha più la pistola ma indica il luogo in cui l’ha gettata.

ZANIER | L'assassino è Roberto Zanier, 35 anni, ex guardia giurata con problemi di depressione. Ha ucciso a Latina, sembra per questioni di denaro, poi si è dato alla fuga venendo arrestato a Borgo Montello, a due passi dal capoluogo.