quattro agenti penitenziari hanno fatto uscire delinquenti dalla prigione

Argentina devastata da saccheggi e omicidi

«C'è aria da golpe» dice Bacileff Ivanoff

A portare ai saccheggi i prezzi alle stelle, il peso, sempre più svalutato e lo sciopero delle Polizie locali che vorrebbero vedere i loro stipendi legati all’inflazione

di Silvia Tozzi

Saccheggi
Saccheggi
BUENOS AIRES | L’Argentina vive saccheggi a negozi e supermercati con la Polizia locale in sciopero in tutto il paese. Decine di poliziotti in pensione, assieme a centinaia di sottoufficiali, a quattro agenti penitenziari che hanno fatto uscire delinquenti dalla prigione e a molti altri uomini armati hanno cominciato ad avvisare vandali, ladri e drogati sui negozi e supermercati non protetti da nessuna forza di sicurezza nazionale per saccheggiarli.

LE VITTIME | I morti sono almeno sette, due nel Chaco, due a Tucuman, uno a Cordoba, Jujuy ed Entre Rios.

LE RAGIONI | A portare ai saccheggi i prezzi alle stelle, il peso, sempre più svalutato e lo sciopero delle Polizie locali che vorrebbero vedere i loro stipendi legati all’inflazione (quella reale però, non quella riconosciuta dal governo): ad oggi i vigili sono costretti ad acquistare di tasca propria le divise. 

IL GOLPE | Il governatore della provincia del Chaco Juan Carlos Bacileff Ivanoff ha commentato: «Questi giorni mi hanno fatto ricordare il golpe cileno di Pinochet contro Salvador Allende. Noi abbiamo fatto tutto il possibile, io ho dovuto fare certi dialoghi con i rivoltosi che, chiaramente, erano e sono anticostituzionali. Volevano farmi firmare un accordo che sarebbe stato illegale, ma non l’ho fatto, nonostante mi dicessero che la vita di due ministri fosse in pericolo».

LA CHIESA CATTOLICA | La Chiesa cattolica ha lanciato un appello per cercare di placare gli animi. 

Mercoledì 11 dicembre 2013