durante il lancio dei club di Forza Italia all’Auditorium Conciliazione di Roma

Berlusconi: «Quattro colpi di stato in 2o anni»

«L'ideologia comunista è sempre la stessa»

La magistratura contro di lui: «Sono stato accusato di cose efferate che ho giurato sulla testa dei miei figli di non aver mai commesso»

di Silvia Tozzi

Silvioa Berlusconi
Silvioa Berlusconi
ROMA | Silvio Berlusconi ha lanciato i club di Forza Italia all’Auditorium Conciliazione di Roma dichiarando che «la magistratura da ordine dello stato in un contropotere che tiene sotto di se il potere esecutivo e decisionale. Da noi non dipendono da nessuno, sono incontrollabili e irresponsabili nemmeno di ciò che commettono per colpe gravi e dolo e si giudicano tra di loro». 

IL RITORNO A FORZA ITALIA | «Siamo tornati a Fi perché speravamo con il Pdl di unire i moderati. Poi qualcuno ha tradito e qualcuno se n’è andato. Quando ho visto che il Pdl si reggeva con quelli che erano di Fi ho preso la decisione di ritornare a Forza Italia», ha detto, mentre il pubblico fischiava Angelino Alfano. Colpevole di aver fatto crollare il partito: «Decisi di lasciare ad Alfano ma il partito scese dal 30 al 13% e allora decisi di tornare».

I GIOVANI | Il Cavaliere ha spiegato che i club sono un modo per avvicinare i giovani e persone nuove alla politica, per bissare «la grande vittoria del ’94, una vittoria storica e grandiosa», contro «l’ideologia comunista che è sempre la stessa». Infatti, in Italia ci sono stati - ha detto - quattro colpi di Stato in vent'anni. In particolare con Mario Monti: «Fui costretto a dare le dimissioni e si installò un governo completamente oscuro agli elettori: se questo non è un colpo di stato ditemi come si può chiamare». IL CASO RUBY | «Vi ricorda qualcosa l’espressione bunga bunga? - aggiunge - Sono stato accusato di cose efferate che ho giurato sulla testa dei miei figli di non aver mai commesso. Io ho 52 testimoni a favore contro sei. I loro sei vincono perché dicono la verità mentre tutti i miei 52 mentono».

LA MAGISTRATURA | Ed è tutta colpa della magistratura, che «si è data una missione a favore della sinistra». E sono impuntiti: «Da noi i magistrati non dipendono da nessuno, sono incontrollabili e irresponsabili nemmeno di ciò che commettono per colpe gravi e dolo e si giudicano tra di loro».

IL GOVERNO | Le larghe intese in realtà Berlusconi non le ha mai volute: «L’impegno fu solo con una stretta di mano tra Alfano e Letta. Sapete come è andata, questo governo non ha rispettato i patti: no aumento Iva, no tassa Imu e volevamo cambiamento forte sui poteri di Equitalia, è naufragato su queste promesse». 

Lunedì 9 dicembre 2013