ci sarebbe voluto almeno un milione e mezzo di euro per ripartire

Si uccide perché Cleopatra, in Sardegna

ha distrutto la sua azienda per prefabbricati

Aveva chiesto al governatore Ugo Cappellacci: «La nostra azienda è in ginocchio. Per poter ripartire al più presto gli imprenditori hanno bisogno di un canale privilegiato per ottenere i finanziamenti»

di Silvia Tozzi

Pasqualino Contu
Pasqualino Contu

OROSEI | Un imprenditore, Pasqualino Contu, si è ucciso ad Orosei dopo che Cleopatra ha distrutto la sua azienda, attiva da più di trent’anni. Ha fatto la stima dei danni e ha capito che non ce l’avrebbe fatta. Oggi ha deciso di arrendersi e si è tolto la vita nel giardino di casa.

CLEOPATRA | Nel grande capannone di Pasqualino Contu l’acqua arrivata dal Rio Sologo ha distrutto proprio tutto: le macchine e le materie prime utilizzate per realizzare prefabbricati in cemento armato. Per poter recuperare e ricominciare a lavorare, secondo il primo calcolo, ci sarebbe voluto almeno un milione e mezzo di euro e questo per l’azienda (nata nel 1980 non lontano dal golfo di Orosei) rischiava di essere un colpo durissimo. Non il primo, visto che negli anni scorsi il capannone era stato gravemente danneggiato da altre due inondazioni. Aveva chiesto al governatore Ugo Cappellacci: «La nostra azienda è in ginocchio ma non siamo gli unici a trovarci in questa situazione. Per poter ripartire al più presto gli imprenditori hanno bisogno di un canale privilegiato per ottenere i finanziamenti. Altrimenti non ce la possiamo fare».

Sabato 7 dicembre 2013