vivevano in un mezzanino sopra al laboratorio, l'incendio probabilmente dalla stufa

Prato strage in un capannone tessile

in sette sono morti bruciati vivi

Il governatore della Toscana Enrico Rossi: «Questa tragedia l'abbiamo sulla coscienza tutti. Occorre andare più a fondo nella denuncia della più grande concentrazione di lavoro nero in Italia. Siamo sotto la soglia dei diritti umani»

di Silvia Tozzi

I Vigili del Fuoco all'opera
I Vigili del Fuoco all'opera

PRATO | Sette cinesi sono morti carbonizzati a Prato mentre lavoravano. I resti li hanno trovati i vigili del fuoco nel capannone dove aveva sede l'azienda tessile per cui lavoravano, nella zona Macrolotto di Prato.

I CORPI | All'inizio non è stato nemmeno possibile determinarne il sesso. Erano incastrati sotto i detriti del tetto distrutto nel rogo. Uno di loro è stato trovato con un braccio fuori dalla finestra che aveva rotto nel vano tentativo di salvarsi, per essere poi bloccato dalle sbarre dell'inferriata. Ci sono poi tre feriti, di cui due uomini sono più gravi e si trovano al reparto di rianimazione dell'Ospedale Nuovo di Prato, per intossicazione da monossido.

LE CONDIZIONI | Le vittime vivevano e lavoravano nel capannone, in spazi di cartongesso crollati nell'incendio. Una delle vittime era in pigiama. Non è escluso che per riscaldare il dormitorio ci fosse una stufa elettrica, ma le cause ancora non sono state accertate.

IL TESTIMONE | A dare l'allarme è stato un ex carabiniere, Leonardo Tuci, che stava transitando in zona: «Stavo passando con la mia auto quando ho visto una colonna di fumo provenire dal capannone. Mi sono avvicinato e ho visto che c'erano alcuni cinesi che mi venivano incontro piangendo e urlando. Sono corso verso il capannone e ho visto un uomo con un estintore in mano. Allora ne ho preso uno anch'io. Era stremato, anche per il freddo, e continuavo a sentire le loro urla».

KYENGE | Il ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge con un tweet ha dichiarato: «Il mio pensiero è per la tragedia di Prato. Grave la violazione della dignità umana dei lavoratori». Più incisivo il governatore della Toscana Enrico Rossi: «Questa tragedia l'abbiamo sulla coscienza tutti. Occorre andare più a fondo nella denuncia della più grande concentrazione di lavoro nero in Italia. Siamo sotto la soglia dei diritti umani».

OMICIDIO COLPOSO PLURIMO | La procura di Prato si appresta ad aprire un fascicolo per il reato di omicidio colposo plurimo. Nelle prossime ore il sostituto procuratore Lorenzo Gestri, dopo aver acquisito le relazioni e gli atti dell’inchiesta da parte degli operatori di polizia e Vigili del Fuoco, iscriverà l’ipotesi di reato e gli eventuali indagati.

Lunedì 2 dicembre 2013