«un artista Deve schierarsi piuttosto che sottrarsi ai conflitti»
Il Club ha disertato un incontro organizzato al valle in seguito ai problemi avuti con la Siae. «Essendo la Siae partner importante del premio Tenco non viene difficile capire il perché di questo passo indietro»
di Silvia Tozzi
GENOVA | Cesare Basile ha rifiutato il prestigioso premio Luigi Tenco, perché la Siae è tra i partner del premio, e la Siae è un nemico di Basiler, del Teatro Valle e delle altre realtà occupate d’Italia.
I MOTIVI | «Non sono un eroe, credo piuttosto che un artista abbia il dovere di schierarsi piuttosto che sottrarsi ai conflitti», ha detto il cinquantenne catanese.
LA CARRIERA | Negli anni ’90 con i Quartered Shadows aprì il concerto dei Nirvana a Berlino, poi sono arrivate le collaborazioni con Nada, Massimo Volume, Hugo Race, Kamil Carlens. Quindi il ritorno in Sicilia, la creazione dell’Arsenale, network di artisti siciliani, l’occupazione del Teatro Coppola di Catania e quella del Teatro Garibaldi a Palermo.
TEATRO VALLE | Su facebook Basile ha spiegato: «I recenti attacchi del presidente della Siae Gino Paoli e del suo direttore generale Gaetano Blandini contro il Teatro Valle occupato e le altre esperienze autogestite sul territorio italiano (il Teatro Coppola – Teatro dei Cittadini fra queste) mi hanno profondamente disgustato per toni e arroganza. Attacchi dai quali traspare, tra l’altro, una chiara e ben orchestrata richiesta autoritaria di ripristino della legalità che altro non è che un’esortazione allo sgombero. Viviamo da troppo tempo e con sconcertante naturalezza l’era delle tre scimmie, adeguandoci alla goffaggine che genera complicità, paghi del piatto di minestra che la carità del Potere ritiene di assegnarci ai piedi della sua tavola. Non vedo, non sento, non parlo. Tuttalpiù faccio un salto di fianco e lascio che la cosa passi». Ad aggravare la situazione, il fatto che il Club Tenco ha deciso di disertare, lo scorso 30 novembre, un incontro organizzato proprio dal Teatro Valle. «In seguito allo scontro con la Siae, il Club Tenco ha cancellato questa manifestazione dalla sua agenda. Essendo la Siae partner importante del premio Tenco non viene difficile capire il perché di questo passo indietro. Ma se il Club Tenco ritiene di dover sottostare a un ricatto e fare un passo indietro per non acuire il dissidio tra le due parti, io reputo opportuno farne uno in avanti per sottolinearlo, questo dissidio: conflitto fra chi vuole una cultura liberata e chi, invece, la cultura vuole amministrarla per mantenere privilegi».
Mercoledì 27 novembre 2013