i carcerieri sono un uomo e una donna, entrambi di 67 anni
Le vittime hanno 30 anni (un'inglese forse nata in prigionia), una malese di 69 anni e una irlandese di 57. Sarebbe stata quest’ultima a chiamare aiuto
di Silvia Tozzi
LONDRA | Tre donne sono state tenute segregate in una casa nel sud di Londra (a Lambeth) per almeno trent’anni in stato di schiavitù.
I CARCERIERI | La polizia ha arrestato un uomo e una donna, entrambi di 67 anni che hanno imprigionato le tre donne, la più giovane delle quali, 30 anni, è nata e cresciuta tra quelle quattro mura, senza contatti con il mondo esterno.
LE VITTIME | Un'altra schiava è una donna malese di 69 anni, la terza è una irlandese di 57. Sarebbe stata quest’ultima a trovare il coraggio di fare la telefonata per chiamare aiuti dopo aver visto in televisione un documentario sui matrimoni forzati. ha contattato l’associazione citata nel film, Freedom Charity, per denunciare la sua condizione. Si sono parlati per giorni, la donna e l'associazione, con contatti programmati al millimetro e nella massima segretezza. Maltrattate fisicamente, le donne erano schiacciate dalla violenza psicologica, in balia del terrore, che ha loro impedito di aprire la porta di quella casa e andare via.
LA POLIZIA | Le indagini sono partite un mese fa. «Sembrerebbe - spiega il detective Kevin Hyland - che vivessero sotto una forma di parziale libertà controllata, ma non siamo ancora in grado di valutarne il livello». Emerge però con certezza che «la loro esistenza era costretta ad un rigido controllo e passavano la gran parte del tempo segregate in casa».
Giovedì 21 novembre 2013