tornerà presto a casa, forse il padre andrà a prenderlo

L'attivista di Greenpeace Cristian D'Alessandro

ha ottenuto la libertà su cauzione

La cauzione è pari a due milioni di rubli (45mila euro) da versare entro il 27 novembre. La somma potrebbe essere anticipata dalla rappresentanza diplomatica italiana, che verrà rimborsata da Greenpeace International

di Silvia Tozzi

Cristian D'Alessandro
Cristian D'Alessandro

NAPOLI | L'attivista di Greenpeace detenuto in Russia, Cristian D'Alessandro, napoletano, è libero su cauzione.

LA DECISIONE | Lo ha deliberato il tribunale di San Pietroburgo. Con Cristian saranno rilasciati altri attivisti tra cui la brasiliana Ana Paula Alminhana Maciel, il neozelandese David John Haussmann, l’argentino Miguel Hernan Perez Orsi, l’italo-argentina Camila Speziale (la più giovane del gruppo), dal canadese Paul Ruzycki e dal polacco Tomasz Dziemianczuk. In totale sono nove gli attivisti liberati dal carcere preventivo. Mentre rimarrà in cella per almeno altri tre mesi l'australiano Colin Russel. Ieri per altri attivisti era stato convalidata la carcerazione preventiva.

LA CAUZIONE | La cauzione è pari a due milioni di rubli (45mila euro) da versare entro il 27 novembre. La somma potrebbe essere anticipata dalla rappresentanza diplomatica italiana, che verrà rimborsata da Greenpeace International.

ARCTIC SUNRISE | Cristian e i suoi 29 compagni avevano inscenato l'arrembaggio della petroliera artica Gazprom ed erano in seguito stati fermati dalle autorità russe e arrestati con l'accusa di pirateria. La guardia costiera russa ha abbordato l'Arctic Sunrise, alla fine di settembre, minacciando gli attivisti con le armi in pugno.

IL PADRE | Aristide D'Alessandro, il padre di Cristian era felicissimo: «Sono troppo euforico, datemi il tempo di riprendermi. Sto avvertendo parenti ed amici. Al 99% andrò in Russia a prendere mio figlio».

Martedì 19 novembre 2013