Mercoledì nuovo round di colloqui del Gruppo 5+1

Nucleare iraniano, negoziati difficili

Asse Francia-Israele contro Teheran

Hollande rassicura Netanyahu: «Continueremo nella linea dura»

Centrale Nucleare
Centrale Nucleare

TEHERAN | Mercoledì nuovo round di colloqui del Gruppo 5+1 (USA, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania) e i rappresentanti di Teheran sulla controversa questione nucleare. Le grandi potenze e l’Iran si ritroveranno a Ginevra per provare nuovamente a raggiungere un accordo. Dopo il fallimento di otto giorni fa, la conferenza potrebbe concludersi con la cancellazione parziale delle sanzioni economiche in cambio di misure di fiducia sul programma atomico o con un totale fallimento.

NEGOZIATI DIFFICILI | Il clima di tensione intorno alla questione non aiuta. Il vice ministro degli Esteri Abbas Araghchi, guida della delegazione iraniana, già ha affilato le armi annunciando che saranno negoziati «difficili». «Non si arriverà a nessun accordo se non saranno rispettati i diritti dell'Iran sui temi del nucleare e l'arricchimento dell'uranio», ha detto. Concetto ribadito anche dal ministro degli Esteri Mohammed Javad Zarif per il quale «Il diritto di Teheran all'arricchimento dell'uranio non è negoziabile».

LINEA DURA DELLA FRANCIA | Di contro la Francia prosegue impassibile sulla linea dura adottata nelle scorse settimane. Il presidente Hollande nel suo discorso d’arrivo in Israele, per una visita di tre giorni, dopo essere stato accolto dal premier Benyamin Netanyahu e dal presidente Shimon Peres, ha rassicurato tutti che «La Francia non cederà sulla proliferazione del nucleare iraniano finché non sarà completamente sicura che l'Iran abbia ceduto sulle armi nucleari». Un Iran nucleare, ha aggiunto Hollande, è una «Minaccia per Israele, la regione e il mondo».

LA PREOCCUPAZIONE DI ISRAELE | Lo stesso pensiero è stato ribadito anche dal premier israeliano Benyamin Netanyahu: «Non si può permettere che l'Iran si doti di armi nucleari, questo non danneggerebbe solo Israele ma anche la Francia, l'Europa e il mondo intero». Anche il presidente di Israele, Shimon Peres ha delineato i possibili pericoli di un Iran dotato di bomba atomica. «Se l'Iran riesce a costruire una bomba atomica, allora tutti i Paesi del Medio Oriente ne seguiranno l'esempio. L'Iran vuole dominare il Medioriente con le armi nucleari e con i missili a lungo raggio. Noi ci ergiamo, insieme, contro questo tentativo che incombe come un'ombra nera sui cieli del Medioriente. In realtà sui cieli dell'intero mondo».

Lunedì 18 novembre 2013