in vista del Consiglio Nazionale del Pdl

Berlusconi scrive ai suoi: «Via

chi non crede in Forza Italia»

Le regole del Cavaliere: «Unire i moderati o ognuno per la sua strada»

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi

RITORNO A FORZA ITALIA | Domani è un giorno importante per il movimento politico del Pdl. Il Consiglio Nazionale sancirà il ritorno a Forza Italia. È l’arrivo di un cammino segnato già nei mesi passati da precise tappe: il 19 settembre scorso è stata inaugurata la nuova sede del partito; il 25 ottobre c’è stata l’approvazione della delibera da parte dell’Ufficio di Presidenza del movimento che ha stabilito la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, il rilancio di «Forza Italia» e il conferimento al Presidente Berlusconi del pieno mandato politico e giuridico nella guida di «Forza Italia».

LA LETTERA DEL CAVALIERE | In vista dell’appuntamento di sabato, il Cavaliere ha scritto una lunga lettera ai parlamentari del Popolo della Libertà chiedendo un impegno per il «rilancio del centrodestra italiano, la parte politica in cui si riconosce la maggioranza dei cittadini di questo Paese». È un appello a «lavorare insieme per rilanciare i valori profondi del movimento», quelli che, scrive Berlusconi «Ci hanno tenuto insieme per venti difficili anni. L’efficienza coniugata con l’equità, la meritocrazia e la solidarietà, la giustizia e la libertà, insomma l’orgoglio di lavorare per un Paese diverso e migliore».

VIA CHI NON SI RICONOSCE NEL MOVIMENTO | Il Cavaliere sottolinea come in questi giorni il suo impegno è stata rivolto ad «ascoltare le ragioni di tutti».«Ho cercato – scrive - di trovare soluzioni che uniscano, spesso senza comprendere neppure le ragioni di una divisione». E dato che le divisioni restano non rimane che fare una scelta: chi «Non si riconosce più nei valori del nostro movimento è libero di andarsene. Ma chi ancora ci crede ha il dovere di restare e combattere perché questi valori trionfino finalmente nel nostro Paese. Perché ora più che mai, in questo momento buio per l’economia e per la giustizia, ora più che mai tutti insieme dobbiamo difendere la nostra libertà, dobbiamo batterci con Forza Italia, perché siamo convinti che la difesa della libertà è la missione più alta, più nobile e più entusiasmante che ci sia».

SCRIVERE IL FUTURO DI FI | Domani dal palco del Consiglio Nazionale sarà ribadito che «Forza Italia è la casa di tutti, di coloro che hanno contribuito a fondarla, di coloro che si sono spesi per farla crescere, di quelli che vi hanno aderito o decideranno, spero, di aderirvi nel prossimo futuro. É la casa di chi crede nella grande forza dei moderati italiani». «Domani sarà il momento del confronto. E dopo aver parlato e ascoltato decideremo insieme il nostro futuro. Ognuno, dopo aver parlato ed ascoltato, sarà libero di fare le sue scelte. Ricordandosi della responsabilità che il voto di milioni di persone ci ha affidato e che a loro e solo a loro ognuno di noi è chiamato a rispondere del proprio operato».

LA STESSA MISSIONE DEL 1994 | «È questa – conclude Berlusconi - la missione principale per poter costruire il nostro Paese come un Paese dove nessuno possa temere se va al Governo il suo avversario politico, un Paese dove lo Stato e le sue istituzioni siano sentite come la casa di tutti e non invece come un nemico, come un nemico che è in agguato, un Paese dove lo Stato attraverso lo strumento fiscale non espropri i cittadini dei risparmi e dei beni che con il loro lavoro e i loro sacrifici sono riusciti a conquistarsi, un Paese dove non ci siano giudici che usino i loro poteri per eliminare gli avversari politici. Questa è la missione che ci siamo dati a partire dal 1994, la missione per cui siano scesi in campo, la missione per cui abbiamo lottato in questi venti anni sconfiggendo il pericolo di una definitiva presa del Governo da parte di una sinistra che non ha mai rinnegato la sua ideologia e la sua storia.»

Venerdì 15 novembre 2013