assente è Angelino Alfano, che ha deciso la scissione, forma il Nuovo centrodestra
Il Cavaliere: «Il nome non mi sembra molto efficace pensando a chi lo compone, sarebbe stato meglio Cugini d’Italia. Faremo una coalizione insieme. Con loro ci comporteremo come con la Lega Nord e Fratelli d’Italia»
di Silvia Tozzi
ROMA | Il Consiglio Nazionale ha approvato all’unanimità, senza astenuti e senza contrari, tutti falchi, il passaggio del Popolo della libertà a Forza Italia. 870 delegati, nessuna bandiera di Forza Italia e un’organizzazione all’insegna della spending review.
ANGELINO ALFANO | Il grande assente è Angelino Alfano, che ha deciso la scissione per formare il Nuovo centrodestra. Un addio che il Cavaliere definisce «doloroso». Ha detto Michaela Biancofiore: «Alfano è un po’ come capitan Schettino che scende dalla nave nel momento di difficoltà. Credo che non sia un bell’esempio per un giovane di quarant’anni». Una scelta che Sandro Bondi: «Dietro la sua decisione c’è la regia di Giorgio Napolitano».
SILVIO BERLUSCONI | «Dobbiamo essere orgogliosi di quello che è successo oggi», ha dichiarato Silvio Berlusconi nel suo discorso. «Siamo rimasti quelli del ’94, ma abbiamo bisogno di rinforzi, ci mancano personalità di peso e faccio un nuovo appello a tutti coloro che sono protagonisti della cultura, delle università, imprese e aziende.. Adesso abbiamo bisogno di rinforzi». Il governo di Enrico Letta non è in discussione e la colpa, secondo Berlusconi, «è di chi ha votato la fiducia all’esecutivo. Ma io come faccio a stare al governo con chi mi vuole eliminare? L’esecutivo però continuerà a governare, anche perché 20 senatori 5 Stelle sono pronti a votare la fiducia».
CUGINI D'ITALIA | Berlusconi del Nuovo centrodestra di Alfano e di Roberto Formigoni ha detto: «Il nome non mi sembra molto efficace pensando a chi lo compone, sarebbe stato meglio Cugini d’Italia». Qualcuno dal pubblico grida «traditori», ma subito Berlusconi li ferma: «Faremo una coalizione insieme. Con loro ci comporteremo come con la Lega Nord e Fratelli d’Italia».
LA GIUSTIZIA | Chiude parlando di giustizia: «I magistrati sono incontrollabili, irresponsabili e impuniti. La sentenza contro di me è infondata e ingiusta. Chi è per il voto palese è un fuorilegge». Si è soffermato sulla sentenza che lo ha condannato a quattro anni per frode fiscale, di cui tre indultati: «Questa sentenza sarà ribaltata con un ricorso alla Corte di giustizia Ue e con notizie nuove che abbiamo avuto, ci saranno presto delle importanti novità. Ma nonostante questo che è risaputo dal Pd, il nostro alleato ha costruito su una sentenza ingiusta una pratica velocissima per la decadenza quando in media per altri senatori ci sono voluti 14 mesi. Chi vuole il voto palese è un fuorilegge. Il Pd vuole portare la mia testa alle primarie dell’8 dicembre». Al termine del discorso, Silvio Berlusconi ha avuto un mancamento.
Sabato 16 novembre 2013