In gioco anche il candidato indipendente, l’economista di origine italiana Franco Parisi
Le due candidate sono cresciute assieme: i padri erano compagni d’armi nella caserma di Cerro Moreno
di Silvia Tozzi
SANTIAGO DEL CILE | Domani si vota per le presidenziali cilene e per rinnovare la Camera dei Deputati e parte del Senato.
BACHELET | Il centrosinistra ripropone l'ex presidente socialista Michelle Bachelet, già presidente dal 2006 al 2010, e sul carro vincente è salito anche il Partito Comunista. Bachelet è figlia di Alberto, un generale dell’aviazione morto in carcere nel 1974 in seguito alle torture degli uomini di Pinochet. Bachelet, di professione pediatra, è stata anche ministro della Difesa. Concluse il suo mandato sull’onda di una forte popolarità, senza potersi ricandidare perché proibito dalla legge. Il suo governo, improntato sul sociale, fu motore di interventi come l’introduzione della sanità gratuita per i maggiori di 60 anni o la serie di programmi di assistenza sociale per le persone più vulnerabili, come l’introduzione delle pensioni di solidarietà.
IL PROGRAMMA | La coalizione di centrosinistra Nueva Mayoría, ha un programma basato su tre punti principali: la riforma dell’Istruzione pubblica (con un graduale abbassamento dei costi fino alla gratuità totale per tutti), la riforma tributaria (portare dal 20% al 25% l’imposta sul reddito delle imprese in modo da permettere la riduzione del 5% su l’aliquota dei privati) e una nuova Costituzione, che corregga alcuni vincoli ancora contenuti nella Carta promulgata da Pinochet nel 1980.
MATTHEI | Le si contrappone la candidata di centrodestra, il ministro del Lavoro Evelyn Matthei, una neoliberista, ma i sondaggi la danno al 22%, mentre la Bachelet potrebbe anche superare il 50% al primo turno. La Matthei è la figlia di un collaboratore di Pinochet, membro della sua giunta militare. Il suo nome è legato a quello del presidente uscente Sebastian Piñera per lo scandalo Piñera gate, nel quale furono incastrati da una telefonata in cui esercitavano pressioni su un giornalista prima di un dibattito televisivo.
DA BAMBINE | I due erano compagni d’armi fino al giorno prima del colpo di Stato e le due candidate alla presidenza del Cile sono cresciute insieme, perché i rispettivi padri erano entrambi impiegati nella caserma di Cerro Moreno. Quando, però, Alberto Bachelet scelse di restare fedele al presidente Allende mentre Fernando Matthei si unì ai golpisti, le loro storie si separarono.
PARISI | In gioco anche il candidato indipendente, l’economista di origine italiana Franco Parisi, che si presenta come «candidato della gente» e che cerca addirittura di arrivare al ballottaggio al posto della Matthei. Ma è terzo nelle intenzioni di voto (10% secondo Cep).
LA SINISTRA | La Sinistra candida Marco Enriquez Ominami detto Meo, cineasta e leader del Partido progressista (con il 7%), che quattro anni fa sfiorò il 20%.
Sabato 16 novembre 2013