uccisi chitarrista, cantante e batterista - salvi bassista e vocalist
L'assassino, forse un membro del gruppo allontanato dalla formazione, forse un componente di una band rivale, si è recato nell'abitazione dei ragazzi e li ha massacrati togliendosi poi la vita
di Silvia Tozzi
NEW YORK | Ha ucciso i componenti del gruppo che lui stesso aveva fondato nel 2006 a Teheran, prima di trasferirsi con tutta la band per tentare la fortuna a Brooklyn, New York, nel 2010, perché lo hanno cacciato dalla band.
LA DINAMICA | Il gruppo si chiamava Yellow Dogs e i morti sono tre, uccisi a colpi di pistola. Poi, Raefe Ahkbar, si è tolto la vita. I corpi sono stati trovati all’interno della casa che il gruppo identificava come il loro quartier generale, al 318 di Maujer street, a pochi passi dal cuore di Williamsburg. Ahkbar, era stato cacciato perché accusato di furto: avrebbe rubato soldi e strumenti al gruppo. Armato di una semiautomatica è andato nell’appartamento che fino a un anno fa condivideva con gli altri ragazzi - che i vicini hanno descritto come tranquilli e educati. Ha sparato a un 22enne, ora ricoverato ma non in pericolo di vita, che era fuori dalla casa e non fa parte della band. Poi è entrato e ha ucciso tre dei suoi ex compagni: Soroush Farazmand, 27 anni, chitarrista. Poi è salito al terzo piano dove dopo uno scontro diretto ha ammazzato il cantante, il 35enne Ali Eskandarian, e suo fratello, il batterista Arash Farazmand. Prima di sparare al cantante gli avrebbe detto: «Perché mi ha portato fin qui per poi cacciarmi».
IL SUICIDIO | Il suicidio è avvenuto in terrazza. Nella casa ci sarebbero stati altri due ragazzi (una coppia) rimasta illesa perché ha trovato rifugio nel bagno. E ancora altri due membri del gruppo - il bassista Koory Mirz e un altro cantante, Siavash Karampour, conosciuto come Obashsi - sarebbero salvati perché non presenti in casa.
LA SECONDA VERSIONE | Circola sui media (New York Times) anche una seconda versione, per cui l'assassino suicida sarebbe un esponente di un'altra band, arrivato negli Stati Uniti più di recente (anche lui iranianio) ed avrebbe sterminato la band per invidia.
PERSIAN CATS | Gli Yellow Dogs nel 2009 erano nel film documentario No One Knows About Persian Cats, in cui veniva descritta la scena musicale underground della capitale persiana. La pellicola era stata presentata anche al Tribeca Film Festival e aveva vinto premi in diversi festival internazionali, tra cui Cannes. Il gruppo, sotto la lente d'ingrandimento del governo, aveva deciso di lasciare l’Iran per trasferisti in Usa e tentare la scalata al successo con un mix di punk ed elettronica. Sempre nel 2009 Cnn li aveva intervistati all’interno della loro sala prove di Brooklyn.
Martedì 12 novembre 2013