al fatto hanno assistito carabinieri e polizia locale
Il padre spiega: «Mio figlio era continuamente maltrattato dalla maestra che gli ha dato anche uno schiaffo per un'addizione fatta male. Quando le ho fatto presente la questione, lei ha smentito tutto, io ho perso il controllo»
di Silvia Tozzi
SAN VITALIANO (NAPOLI) | L'insegnante rimprovera il figlio, lui la prende a pugni di fronte agli alunni nell'atrio del plesso dove le insegnanti stavano attendendo i propri alunni per avviarsi nelle rispettive aule, al suono della campanella, a San Vitaliano, Napoli.
L'AGGRESSIONE | Le maestre aspettavano gli alunni, uno dei genitori si è avvicinato e, dopo averla rimproverata, le ha messo le mani addosso, prendendola a a pugni in testa. Sul posto erano presenti un brigadiere della locale caserma dei carabinieri e la polizia municipale, che sono immediatamente accorsi in aiuto dell'insegnante. Intanto sul posto è giunta anche un'ambulanza, il padre è stato condotto in caserma, dove si è pentito del gesto e ha chiesto scusa, cercando di dare una spiegazione sul suo folle gesto.
I MOTIVI | «Mio figlio era continuamente maltrattato dalla maestra che gli ha dato anche uno schiaffo per un'addizione fatta male. Ho avuto conferma della veridicità dei racconti di mio figlio dai compagni di classe. Così ho deciso di incontrare l'insegnante. Quando le ho fatto presente la questione, lei ha smentito tutto chiamando mio figlio bugiardo, in sua presenza. Il piccolo si è messo a piangere e io ho perso il controllo. Il mio gesto non è giustificabile ed è giusto che paghi. Non sono un pazzo. Ma non è certo normale che una maestra dia uno schiaffo ad un bambino per un'addizione fatta male. In certe classi bisognerebbe mettere le telecamere. Spero solo che la maestra cambi atteggiamento nei confronti dei bambini e che impari ad amarli».
Domenica 10 novembre 2013