Ginevra, terzo giorno di colloqui
Obama chiama il premier israeliano Netanyahu per tranquillizzarlo
GINEVRA | Si apre a Ginevra il terzo giorno di colloqui sul nucleare iraniano a cui parteciperà anche il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, che ha lasciato Mosca in mattinata per unirsi ai capi delle diplomazie del 5+1 impegnati a raggiungere un accordo con Teheran, entro oggi. Nella città svizzera si trovano già il ministro francese, Laurent Fabius, il ministro tedesco, Guido Westerwelle, e quello britannico, William Hague. Grazie all’arrivo di Lavrov e a quello a sorpresa di ieri del segretario di Stato Usa, John Kerry, lo sforzo diplomatico ha registrato una accelerazione significativa. Attesa, ma ancora incerta, la presenza del ministro degli Esteri cinese, Wang Yi.
ALLEGGERIMENTO SANZIONI PER IRAN | Sul tavolo dei negoziati c’è il congelamento, per sei mesi, delle sanzioni che dal 2005 stanno mettendo in ginocchio l'Iran in cambio della sospensione dell'arricchimento dell'uranio al 20%, comprese le scorte, la disattivazione delle moderne centrifughe Ir-2 per l'arricchimento e la rinuncia al reattore al plutonio di Arak (l'alternativa per dotarsi del materiale fissile per un'arma nucleare). Si tratta di «un primo accordo temporaneo» a cui dovrebbe seguire un altro di più ampio respiro.
FRANCIA, INCERTEZZA SU ACCORDI | Nonostante i toni positivi di questi giorni la Francia ha raffreddato gli animi sottolineando che al momento «Non c'è certezza che si raggiunga una intesa». «C'è una bozza iniziale che non accettiamo - ha affermato il ministro Fabius – inoltre bisogna tenere conto delle preoccupazioni di Israele».
LA PREOCCUPAZIONE DI ISRAELE | Lo stato Ebraico infatti non nasconde la sua preoccupazione definendo il possibile accordo «L'affare del secolo per l'Iran». A tranquillizzare questo fronte ci pensa però il presidente Barack Obama che ha aggiornato Netanyahu sui negoziati in corso a Ginevra ed ha sottolineato «Il suo forte impegno per impedire che l'Iran ottenga l'arma nucleare».
IRAN «POSSIBILE INTESA LUNEDÌ» | Dal canto suo Teheran conta di portare il risultato a casa. Ritiene possibile la firma di un'intesa sul proprio programma nucleare lunedì nella capitale, giorno in cui inizierà la visita del direttore generale dell'Agenzia per l'Energia Atomica (Aiea), Yukiya Amano.
Sabato 9 novembre 2013