si chiede di porre fine alle pratiche di sorveglianza elettronica
Intanto, il Cremlino ha fatto sapere che Edward Snowden, che ha ottenuto asilo in Russia, è libero di collaborare con le autorità tedesche ed è disposto a testimoniare in Germania sulle attività di spionaggio degli Stati Uniti se gli sarà garantita la sicurezza
di Silvia Tozzi
NEW YORK | Germania e Brasile hanno presentato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite una bozza di risoluzione nella quale sollecitano una maggiore protezione del diritto alla riservatezza per i cittadini.
LA BOZZA | La bozza, che sarà discussa da una commissione dell'Assemblea che si occupa di diritti umani, chiede di mettere fine a pratiche eccessive di sorveglianza elettronica, sottolineando che la raccolta illegale di dati personali è un atto altamente intrusivo. Si chiede che l'Assemblea si dichiari «profondamente preoccipata per le violazioni dei diritti umani e per gli abusi che possono derivare dalla sorveglianza delle comunicazioni». La risoluzione non è vincolante. Sarà messa ai voti nelle prossime settimane ed esorta tutti i Paesi ad una maggiore protezione del diritto alla privacy così come garantito dal diritto internazionale.
SNOWDEN | Il Cremlino ha fatto sapere che Edward Snowden, che ha ottenuto asilo in Russia, è libero di collaborare con le autorità tedesche. La talpa ha detto di essere disposto a testimoniare in Germania sulle attività di spionaggio degli Stati Uniti se gli sarà garantita la sicurezza. «Il governo russo non pone problemi. Il Cremlino ritiene che l'ex agente dei servizi segreti americani è libero di cooperare con le autorità di polizia tedesche nel caso delle intercettazioni telefoniche della cancelliera Angela Merkel. La Germania è un Paese amico con cui, sempre che sia possibile, vogliamo facilitare la collaborazione». Ma la talpa del caso Nsa, non si recherà in Germania per parlare con le autorità fino a quando rimarranno le accuse degli Stati Uniti. Lo ha dichiarato il padre, Lon Snowden, che recentemente è stato in Russia per incontrare il figlio: «Non si recherà in Germania per testimoniare finché sarà accusato dagli Stati Uniti e la loro posizione resterà quella che è. Vorrebbe tornare negli Stati Uniti, ma non sono certo che sarebbe sicuro per lui, anche se tutte le accuse venissero tolte. Il mio consiglio sarebbe di rimanere in Russia e continuare con la sua vita, e credo che questo sia quello che farà».
Sabato 2 novembre 2013