I team dell'Opac hanno ispezionato 21 dei 23 siti
Il regime entro la metà del 2014 deve eliminare le armi vere e proprie
SIRIA | Gli ispettori dell'Opac hanno annunciato che tutto l'equipaggiamento per la produzione delle armi chimiche in Siria dichiarato da Damasco è stato distrutto, raggiungendo un ulteriore obiettivo dell'ambizioso programma di disarmo. Lo riferisce la stessa Opac in un documento ottenuto dalla Reuters. I team dell'Opac hanno ispezionato 21 dei 23 siti nel Paese. I restanti due erano troppo pericolosi da visitare, ma il loro equipaggiamento era già stata trasferito in altri siti controllati. Secondo quanto reso noto in un comunicato «L'Opac è soddisfatta di aver verificato e distrutto tutto il materiale per la produzione, la miscelazione e gli impianti di riempimento di tutti i 23 siti» indicati da Damasco e ispezionati.
ENTRO METÀ 2014 ELIMINAZIONE ARMI | Gli Stati Uniti e la Russia avevano concordato con il regime di Assad la distruzione di armi chimiche entro il primo novembre per sventare l'attacco militare Usa dopo le accuse dell'uso di armi non convenzionali il 21 agosto sul sobborgo di Ghouta a Damasco, che aveva causato la morte di 1.400 civili. Le autorità siriane e la Russia hanno sempre negato che siano state le forze di Assad a compiere questo attacco, accusando invece i ribelli di usare armi non convenzionali. Ora che sono stati distrutti gli impianti per la produzione di armi chimiche, il regime siriano ha a disposizione fino alla metà del 2014 per eliminare le armi vere e proprie. Si stima che l'arsenale contenga oltre mille tonnellate di gas nervino e altre sostanze chimiche vietate.
Giovedì 31 ottobre 2013