lui pubblica il pezzo sul suo sito, e un fotomontaggio polemico
Il New York Times ha rifiutato - dopo lunga trattativa - di pubblicare un articolo di Bansky sulla Freedom Tower. Il testo sarebbe offensivo nei confronti della città
di Silvia Tozzi
NEW YORK | Il New York Times ha rifiutato - dopo lunga trattativa - di pubblicare un articolo di Bansky. «Non abbiamo potuto raggiungere un accordo sul testo o sull’immagine e così abbiamo rifiutato la pubblicazione di ciò che ci era stato presentato», ha spiegato Eileen Murphy.
LA REAZIONE | Quindi Banksy ha pubblicato sul proprio sito la foto di un muro di Greenpoint, a Brooklyn, con in sovraimpressione la scritta This Site Contains Blocked Messages. Il riferimento è all'articolo censurato, di cui ha pubblicato il testo con il titolo, Il più grande pugno nell’occhio di New York non sono i graffiti ma ciò che è in costruzione a Ground Zero, definito «shyscraper», una crasi tra vergogna e grattacielo in inglese. Infatti l'artista britannico se la prende con la Freedom Tower costruita dove un tempo c'erano le Torri Gemelle.
LA FREEDOM TOWER | «Questo edificio è peggio di un disastro, è un non-evento, vaniglia, sembra che lo abbiano costruito in Canada. Sono 104 piani di compromessi privi di qualsiasi autocoscienza, senza spina dorsale, qualcosa che si presenta come se non avesse mai voluto essere costruito». E infine: «Nessuno viene a New York per immergersi nelle buone maniere, siamo qui per l’audacia e lo spirito di New York. Il One World Trade Center è un tradimento delle vittime dell’11 settembre, proclama la vittoria dei terroristi». Per il New York Times il testo è offensivo nei confronti della città, tanto da non meritare di essere pubblicato.
Mercoledì 30 ottobre 2013