duro colpo alla malavita organizzata

'Ndrangheta, 17 arresti a Crotone

Decisivo contributo di Lea Garofalo

In manette Nicolino Grande Aracri, capo dell’omonima cosca di Cutro

Arresti
Arresti

CROTONE | I carabinieri del Comando provinciale di Crotone hanno eseguito questa mattina un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 17 soggetti accusati di associazione mafiosa, omicidi, estorsioni e spaccio di droga. Tra i criminali finiti in manette anche Nicolino Grande Aracri, ritenuto il capo dell’omonima cosca di Cutro. L'indagine è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Nel provvedimento di 450 pagine si fa luce su sette omicidi e diversi episodi delittuosi avvenuti in particolare nell'area di Petilia Policastro e nella provincia di Crotone in generale. Arresti e perquisizioni sono stati in varie parti del territorio nazionale. Interessati i centri di Petilia Policastro (KR), Mesoraca (KR), Catanzaro, Reggio Emilia, Torino, Milano, Asti, Benevento e L'Aquila dove da anni le cosche del Crotonese concentrano i loro interessi.

IL CONTRIBUTO DI LEA GAROFALO | Oltre alle numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali a riscontro di dichiarazioni di collaboratori di giustizia, è stato decisivo per l'esito dell'inchiesta il contributo testimoniale di Lea Garofalo. Numerosi gli elementi forniti dai collaboratori di giustizia e dalla testimone di giustizia uccisa dal compagno, Carlo Cosco, affinché non rivelasse informazioni sulla cosca mafiosa alla quale apparteneva.

I FUNERALI A MILANO | Proprio nei giorni scorsi si sono svolti a Milano i funerali di Lea Garofalo, organizzati su iniziativa del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che ha voluto rendere omaggio alla memoria della testimone di giustizia. La figlia di Lea Garofalo, Denise Cosco, che si è collegata telefonicamente durante i funerali rivolgendo un saluto commosso alla madre, vive da tempo sotto protezione in una località segreta.

Martedì 29 ottobre 2013