Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie locali Graziano Delrio
Ne discuterà lacommissione affari costituzionali della Camera
ABOLIZIONE DELLE PROVINCE | «Resistenze all'abolizione delle Province? Eccome se ce ne sono, anche dentro il Pd. Ma abbiamo fatto una promessa agli elettori e adesso dobbiamo mantenerla». Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie locali Graziano Delrio lo ha assicurato in una intervista a «La Repubblica», al termine della kermesse di Matteo Renzi, candidato alla segreteria del Pd, alla stazione Leopolda di Firenze, dove è stato a fianco del sindaco.
DISCUSSIONE IN COMMISSIONE | Sull'abolizione delle Province, ha spiegato Delrio, «Stiamo per affrontare la discussione nella commissione affari costituzionali della Camera». L'idea è «Quella di ridurre le varie materie di competenza oggi assegnate alle Province». Parallelamente bisogna anche apportare modifiche alla Costituzione quindi «Ci sarà un disegno di legge che verrà presentato entro l'anno».
ENTI A SERVIZIO DEI COMUNI | Secondo il ministro «A maggio non si voterà più per le Province perché nel frattempo saranno diventate enti di secondo grado. Non verranno cioè eletti dai cittadini e non ci sarà bisogno di votare per le Province». Delle province «faranno parte i sindaci dei Comuni del territorio, che tutti assieme formeranno un'assemblea in seno alla quale verrà scelto il nuovo presidente a costo zero. Saranno cioè i sindaci a scegliere il presidente, non più i cittadini. Si tratta di una riforma molto importante». Le Città metropolitane «arriveranno dal primo di gennaio. Nelle aree metropolitane le Province saranno assorbite della Città metropolitane via via che andranno a costituirsi e insediarsi».
RIDUZIONE COSTI POLITICA | «Subito via le Province, io dell’appello dei costituzionalisti non so che farmene. Riduciamo i posti della politica, non è un dramma se qualche politico torna a lavorare», ha detto poco prima lo stesso Renzi nelle conclusioni della convention. Sollevando l’applauso delle circa 7mila persone presenti in platea e anche dello stesso ex sindaco di Reggio Emilia.
Lunedì 28 ottobre 2013