BOLZANO | Affluenze in calo in tutto il Trentino Alto Adige, dove si sono rinnovati i consigli provinciali dopo decenni con gli stessi governatori, soprattutto nella provincia autonoma di Trento e nei comuni dove è insediata la popolazione di lingua italiana. L’elettorato di lingua tedesca ha sancito il passaggio dall’era Durnwalder (per 25 anni alla guida della provincia) ad Arno Kompatscher.

KOMPATSCHER | Su Arno Kompatscher alla carica di governatore invece vi è stato un plebiscito di 80mila preferenze (81.107 sulle 131.236 totali). La Suedtiroler Volkspartei, che da sempre rappresenta della popolazione di lingua tedesca in provincia di Bolzano, non è tuttavia riuscita a superare come nel 2008 il 50 % dei voti. Le elezioni provinciali del 2013 hanno registrato il tracollo della rappresentanza italiana causato dal forte astensionismo del suo elettorato nella città di Bolzano. Così, in consiglio, da otto consiglieri della precedente legislatura si passerà a cinque, numero mai toccato in precedenza (il numero di eletti è proporzionale a quello dei votanti). Ciò significa che nella giunta a nove ci sarà un solo assessore provinciale di lingua italiana. Il consiglio sarà composto da 17 consiglieri della Suedtiroler Volkspartei, sei della destra populista tedesca Die Freiheitlichen (17,9 %), tre dei Verdi (8,7%), tre della Suedtiroler Freiheit e due del Pd. IL

CENTRODESTRA | Il centrodestra vede come primo partito Forza Alto Adige - Lega Nord - Team Autonomie, ma è solo al 2,5%, quindi avrà un solo consigliere. Male anche il Movimento 5 Stelle, che si attesta al 2,5%, e l'unico eletto è di lingua tedesca. Alto Adige nel Cuore ha ottenuto 6.057 consensi (2,1%) mentre Unitalia - Movimento per l’Alto Adige è uscito dal consiglio per non aver raggiunto nemmeno i cinquemila voti (4.831 - 1,7%). Male anche Scelta Civica per l’Alto Adige-Sudtirol con l’1,6%.

TRENTO | A Trento la vittoria è del centrosinistra col Pd (che ha avuto la maggioranza assoluta): diventa governatore Ugo Rossi. Buono il risultato di Patt, partito autonomista tirolese, presente nella coalizione di centrosinistra, con un 17%. Anche qui, male il centrodestra: Diego Mosna del Pdl ha avuto il 20% dei voti, la Lega Nord con il candidato Maurizio Fugatti al 6%; i Cinque Stelle sono al 6%. ma il dato più significativo è il calo di affluenza di quasi dieci punti percentuali (62,81% di votanti). I componenti dei due consigli provinciali andranno a formare insieme il consiglio regionale.