31° Congresso Nazionale dell'ANm

Sabelli: «Magistratura sotto attacco

Clima avvelenato impedisce riforme»

Il presidente ribadisce l'indipendenza e l’autonomia della giurisdizione

Il presidente Rodolfo Maria Sabelli
Il presidente Rodolfo Maria Sabelli

CONGRESSO NAZIONALE DELL'ANM | È tempo di bilanci al 31° Congresso Nazionale dell'ANM. Il presidente Rodolfo Maria Sabelli dopo aver posto l’accento sui tanti passi in avanti fatti, in questi anni dalla magistratura nel processo di riforma ne ha stigmatizzato le troppe timidezze, arresti, ripensamenti.

SCONTRO POLITICA-MAGISTRATURA | Quanto ai rapporti tra politica e magistratura, Sabelli ha sottolineato come «proseguono provocazioni e attacchi verbali, legati a singole vicende giudiziarie, accompagnati da campagne giornalistiche offensive e intimidatorie, in un cliché che evoca un pericoloso clima di scontro che la magistratura rifiuta e al quale oppone l’irrinunciabile necessità del recupero urgente di una condivisa responsabilità istituzionale, nel segno del rispetto per l’indipendenza e l’autonomia della giurisdizione, della salvaguardia del bene comune e del rifiuto di particolarismi, pregiudizi e faziosità».

CLIMA AVVELENATO RALLENTA RIFORME | Il clima dei tempi recenti, oltre ad avere avvelenato la vita del nostro Paese, ha condizionato negativamente le iniziative di riforma legislativa. Secondo il presidente dell’Anm «da un lato ha ostacolato quelle necessarie a restituire al processo qualità ed efficienza, dall’altro ha stimolato proposte, che periodicamente si affacciano con scopo punitivo neanche troppo dissimulato e che mirano strumentalmente a riformare i magistrati piuttosto che a migliorare la giustizia: riduzione delle competenze del CSM, separazione delle carriere, alterazione dell’equilibrio dei rapporti fra pubblico ministero e polizia giudiziaria ed eliminazione del principio di obbligatorietà dell’azione penale, per limitarmi a qualche esempio. Ulteriore prova è offerta dal disegno di legge – approvato dalla sola Camera dei Deputati negli ultimi mesi della XVI legislatura – che mirava a riformare la responsabilità civile dei magistrati, con l’introduzione di un’azione diretta, che non avrebbe avuto eguali nel mondo occidentale».

LA QUALITÀ DELLA GIUSTIZIA | Si impone dunque una riflessione sul ruolo della giurisdizione e sui rapporti fra la magistratura, le altre istituzioni e i cittadini. «Con questo XXXI Congresso – conclude Sabelli - vogliamo dunque chiederci quale sia oggi la qualità della giustizia nel nostro Paese, quali ostacoli ancora rallentino un’efficace tutela dei diritti, quali riforme delle leggi e dell’organizzazione siano necessarie e possibili; vogliamo chiederci come debbano conformarsi i rapporti fra la magistratura e la politica e come il nostro sistema di governo autonomo debba oggi esercitare la propria funzione di garanzia e di presidio dei principi costituzionali di indipendenza e di autonomia; vogliamo interrogarci sul rapporto tra giustizia e informazione e sul diritto del magistrato di intervenire nel dibattito pubblico e sui suoi limiti».

Venerdì 25 ottobre 2013