lodi, operazione «grande mela»

Assaltavano tir con armi e tecniche militari

Messi a segno colpi milionari in tutta Italia

Presa l'intera banda. Questa mattina eseguito l'arresto di 20 persone

Presa la banda dei tir
Presa la banda dei tir

LODI | Con armi e tecniche militari assaltavano mezzi per il trasporto di prodotti farmaceutici ed elettronici. A finire in carcere, questa mattina, con l'operazione «Grande mela» della Squadra mobile di Lodi, sono state 20 persone che hanno compiuto numerose rapine, soprattutto nel Nord Italia. Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Lodi, Pavia, Piacenza, Milano, Monza Brianza e Varese. I malviventi per i loro colpi prendevano di mira autotrasportatori di prodotti farmaceutici (anche di tipo oncologico) ed elettronici (di rinomati marchi quali Apple, Acer, HP, Panasonic) senza tralasciare i negozi di bar-tabacchi.

RAPINA DA 2MILIONI DI EURO | Le indagini sono iniziate dopo una rapina ad un Tir con un carico di oltre mille computer marca «Apple» di ultimissima generazione, avvenuta nel giugno del 2012 nei pressi di Ospedaletto Lodigiano (Lodi). In quell'occasione un commando di sei persone, armato di pistole, aveva costretto l'autista ad accostare e, dopo averlo picchiato e legato all'interno del mezzo, hanno portato via l'intero carico per un valore commerciale di 2 milioni di euro. A novembre del 2012 gli agenti avevano arrestato tre persone che avevano partecipato alla rapina, recuperando una parte dei Pc rubati.

LA BASE LOGISTICA | Dopo questi primi arresti gli investigatori hanno individuato, come base logistica, un capannone industriale a Cernusco Sul Naviglio, vicino Milano, utilizzato dai componenti dell'associazione criminale per riunirsi, progettare i colpi e conservare le armi e le merci rapinate. I poliziotti, tenendo sotto controllo l'organizzazione, hanno fatto luce su altre dodici rapine commesse a trasportatori di prodotti farmaceutici molto costosi e di prodotti tecnologici.

I COMPONENTI DELLA BANDA | Tra le persone finite in manette un ex collaboratore di giustizia, un vigilantes addetto alla sicurezza di una delle ditta rapinate, un sorvegliato speciale per mafia e alcuni autisti di ditte di trasporto che simulavano le false rapine. L'operazione di oggi ha permesso di evitare una rapina che la banda stava preparando per i prossimi giorni; questa volta sarebbe toccata ad un Tir con un carico di quasi 4 mila personal computer, del valore di 2 milioni di euro

Venerdì 25 ottobre 2013