felicità condivisa
A Napoli l’usanza di pagare un caffè per sé ed uno per il cliente che viene dopo esiste già dal secondo dopoguerra e si è conservata ancora
IL GUSTO DELLA SOLIDARIETÀ | Si chiama «caffè sospeso» ed è l’usanza di offrire l’espresso ad uno sconosciuto che non ha i soldi per pagarselo. Una consuetudine tutta napoletana ma che, in tempo di crisi, si sta diffondendo in tutto il mondo. A questa consuetudine solidale è stata dedicata una Giornata: il 10 dicembre. Ad istituirla, la Rete del caffè sospeso, costituita a Napoli, nel 2010, dalla Rete dei comuni solidali, dall’Associazione studi giuridici sull’immigrazione e da sette festival culturali. Sono una quarantina in tutta Italia i bar e i locali che hanno aderito e che invitano a donare un caffè.
Giovedì 24 ottobre 2013