La capitale sotto assalto
Forze dell'ordine sequestrano spranghe e catene. Undici i fermati
TAFFERUGLI NELLA CAPITALE | Tafferugli, lancio di fumogeni, pietre e petardi. Un centinaio di persone incappucciate e con maschere antigas hanno lanciato l’assalto alle forze dell’ordine. Carabinieri e polizia hanno risposto caricando. Ed è stato subito il caos. Sullo sfondo una città aggredita con violenza tra cassonetti in fiamme, vetrine sfasciate. L’avvio relativamente tranquillo del corteo degli antagonisti a Roma è stato presto soppiantato da disordini. Come previsto nonostante il dispiegamento di uomini, in 4 mila hanno presidiato la capitale, gli scontri non sono mancati. La presenza di facinorosi era già abbastanza evidente sin dal primo pomeriggio quando durante i controlli sono state sequestrate spranghe, catene, sampietrini nascosti dietro i cespugli lungo tutto il percorso dei dimostranti.
GLI SCONTRI DAVANTI CASA POUND E I MINISTERI | L’atmosfera si è scaldata all’arrivo del corteo davanti la sede dell'organizzazione di destra Casa Pound. Un gruppo si è staccato dalle fila dei manifestanti per dirigersi verso l'ingresso del centro sociale di destra, ma è stato bloccato dalle forze dell'ordine, che, in assetto antisommossa, hanno formato un cordone all'imbocco di via Napoleone III. Sono scattati i lanci di bottiglie contro i blindati delle forze dell'ordine. Poi, in una escalation senza precedenti, gli scontri sono continuati anche davanti al ministero dell'Economia a Roma, nella zona di Porta Pia. Qui sono state lanciate uova, bottiglie e bombe carta. Fumogeni, pietre e petardi sono stati scagliati contro i blindati della Finanza. Almeno altre otto bombe carta sono state lanciatetra la sede del ministero delle Infrastrutture e la sede delle Ferrovie dello Stato, in viale del Policlinico, colpito anche contro il portone dell'Ambasciata tedesca in Italia, in via San Martino della Battaglia
11 I FERMATI, 2 I CARABINIERI FERITI | Sono undici al momento i fermati, tutti a seguito degli incidenti avvenuti sia nei pressi di via Napoleone III sia di via San Martino della Battaglia alle spalle del ministero dell'Economia..Otto si trovano negli uffici della Digos della Questura di Roma, mentre altri tre sono stati affidati ai carabinieri. Con i cinque di ieri sono in tutto 14 le persone sottoposte a fermo. Due carabinieri rimasti lievemente feriti nel corso degli scontri avvenuti nei pressi del ministero del Lavoro a via Flavia.
IN PIAZZA IN 70MILA | Secondo gli organizzatori in strada a sfilare erano 70mila persone. Immediata la difesa contro le accuse di violenza: «La macchina della paura è partita in pompa magna. E con essa anche la macchina della repressione». Il clima si è scaldato, accusano gli organizzatori della manifestazione, «ma certo non a causa di black bloc o presunti terroristi». Ad alzare la tensione sono «le ragioni e la rabbia che ci spinge a scendere in piazza»
Sabato 19 ottobre 2013