l'iNDAGINE DELLA COLDIRETTI

Agromafie, business rifiuti da 3,9 miliardi

Inquinata un'area grande quanto il Friuli

Solo nel corso del 2012 sono stati accertati oltre 5mila reati

Terreni inquinati
Terreni inquinati

MAFIA, BUSINESS RIFIUTI DA 3,9 MLD | L'accaparramento di terreni agricoli da parte della criminalità organizzata serve anche a coprire il business criminale dei rifiuti che sviluppa un fatturato illegale che ha raggiunto quasi 3,9 miliardi, tra rifiuti speciali è urbani, con oltre 5mila reati accertati nel 2012. É quanto emerge da una analisi dell'indagine Coldiretti/Ixè in occasione della presentazione del rapporto Agromafie, elaborato insieme ad Eurispes, al Forum Internazionale dell'agricoltura e dell'alimentazione.

TERRENI AGRICOLI INQUINATI | «Il fenomeno più preoccupante - sottolinea Coldiretti - è rappresentato dall'utilizzo delle campagne per lo smaltimento illegale di rifiuti, dai fanghi industriali alle sostanze tossiche. Le imprese criminali si impadroniscono dei terreni destinati alla produzione di cibo e li utilizzano come vere e proprie discariche. I campi vengono così contaminati spesso in maniera irreversibile, con gravi rischi per l'ambiente, ma anche per la salute delle persone».

L’EMERGENZA DELLA TERRA DEI FUOCHI | «L'ultima emergenza è scoppiata nella Terra dei Fuochi, l'area campana tra le province di Napoli e Caserta. Ma la contaminazione dei suoli è un problema che interessa ormai l'intero Paese - continua la Coldiretti - con ben 725.000 ettari di aree gravemente inquinate, una superficie grande poco meno del Friuli Venezia Giulia. A guidare la classifica delle regioni con la maggior percentuale di siti inquinati rispetto alla superficie totale è la Campania, con il 18% del suo territorio da bonificare, davanti a Sardegna, Lazio e Piemonte».

Sabato 19 ottobre 2013