la denuncia dell'unhcr

Lampedusa, centro accoglienza nel degrado

Misure urgenti per gestione emergenza sbarchi

Necessario maggiore coinvolgimento da parte delle istituzioni europee

Rifugiati
Rifugiati

LAMPEDUSA, DEGRADO CENTRO ACCOGLIENZA | Alla luce della terribile tragedia di Lampedusa, Laurens Jolles, Delegato in Italia dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), si rivolge al governo italiano chiedendo soluzioni rapide per migliorare gli standard di accoglienza non solo dei sopravvissuti al naufragio del 3 ottobre scorso ma per tutti coloro che, costretti alla fuga da guerre e persecuzioni, giungono sul nostro territorio in cerca di protezione. Sebbene sia necessario un maggiore coinvolgimento dell’Unione Europea nella gestione dei flussi migratori misti, è importante che le autorità italiane mettano in atto da subito alcune misure urgenti che permettano di affrancarsi da una gestione emergenziale del fenomeno migratorio.

FAMIGLIE ALL’ADDIACCIO PER GIORNI | In primo luogo si rende necessaria la ristrutturazione del centro di prima accoglienza di Lampedusa, la cui capienza deve essere riportata agli originali 850 posti, ridotti attualmente a 250 dall’incendio che distrusse parte del centro di prima accoglienza nel settembre 2011. La capienza limitata del centro e le ricorrenti condizioni di sovraffollamento si traducono ancora oggi in accoglienza inadeguata e servizi non conformi agli standard europei. La situazione di estremo degrado in cui versa al momento il centro di accoglienza, con intere famiglie costrette da tre giorni all’addiaccio sotto la pioggia battente, è assolutamente inaccettabile.

TRASFERIMENTO IN CENTRI PIÙ ATTREZZATI | É necessario rispettare la natura di soccorso, prima accoglienza e transito del centro di Contrada Imbriacola. I migranti e richiedenti asilo, dopo aver ricevuto le prime cure e assistenza, dovrebbero essere trasferiti presso centri più attrezzati su tutto il territorio nazionale nel giro di 48 ore al fine di mantenere decongestionato il centro in vista di possibili nuovi arrivi via mare. La rete dei centri di accoglienza in Italia deve essere infine potenziata, con una diffusione su tutto il territorio nazionale. Puntiamo sull’impegno del governo di aumentare il numero di posti in accoglienza come evidenziato in recenti dichiarazioni da vari esponenti del governo stesso. «Si tratta di tre azioni che chiediamo vengano intraprese con la dovuta urgenza – sottolinea Jolles - al fine di migliorare le procedure di accoglienza ed assistenza dei migranti e richiedenti asilo sul territorio italiano per rispondere in maniera dignitosa ai bisogni di coloro che sbarcano sulle coste italiane spesso in condizioni di forte disagio.»

Giovedì 17 ottobre 2013