uSA, SCONGIURATO DAFAULT
Il premier alla Pbs: «Italia fuori dall'emergenza. Sono fiducioso»
USA, SCONGIURATO DEFAULT | Senato e la Camera americani hanno votato sì all'accordo sull'aumento del tetto del debito del Paese. Il presidente Usa Barack Obama plaude l'intesa raggiunta. L'accordo bipartisan dovrebbe servire a riaprire il governo e ad eliminare la minaccia del default per le famiglie e le imprese americane. I primi effetti si vedono già sui mercati. Wall Street chiude in forte rialzo. Il Dow Jones guadagna l'1,35% a 15,373,38 punti, il Nasdaq sale dell'1,20%, a 3.839,43 punti, mentre lo S&P 500 registra un +1,38% a 1.721,47 punti.
LETTA OGGI BILATERALE CON OBAMA | Intanto oggi è in programma il vertice a Washington tra Letta e Obama: prima bilaterale nello Studio ovale, poi pranzo di lavoro nella Dining room del presidente Usa. L’incontro, scrive in una nota la Casa Bianca, «metterà in risalto la forza delle relazioni tra l’Italia e gli Stati Uniti, uno dei legami più saldi che uniscono il nostro Paese all’Europa. Si discuterà di crescita, sostegno all’occupazione e di creazione di un’area transatlantica di libero scambio, della cooperazione nell’ambito Nato, delle sfide condivise in Nord Africa e in Medio Oriente».
L’INTERVISTA ALLA PBS | Alla vigilia del vertice, nel corso di un'intervista alla tv pubblica americana Pbs, il premier Letta ha affermato «Capisco Obama, anche io ho i miei problemi: non è facile raggiungere accordi politici». L’intesa sul bilancio americano, che evita per un soffio il default tecnico della prima economia del mondo, secondo Enrico Letta, è cruciale perché «Abbiamo bisogno di stabilità, soprattutto sui mercati». E sulla situazione italiana afferma: «Sono fiducioso che l'Italia sia ormai sulla strada della stabilità politica ed economica. Siamo fuori dall'emergenza». Letta ha poi fatto riferimento all'importante voto di fiducia incassato recentemente e alla manovra per il 2014, una legge in cui «per la prima volta dopo anni l'Italia vedrà scendere il debito, il deficit, la spesa pubblica e le tasse». C’è quindi la speranza di «un ritorno alla crescita l'anno prossimo».
Giovedì 17 ottobre 2013