anche i gruppi che si formano in corso di legislatura accedono alle contribuzioni
Il contributo sarà sostituito da contribuzioni volontarie da parte dei cittadini. L'elargizione sarà fiscalmente agevolata (detrazioni del 75%) e si affiancherà a sistemi di contribuzione indiretta attraverso la destinazione del due per mille
di Silvia Tozzi
ROMA | L’abolizione del finanziamento pubblico diretto ai partiti sarà progressivo: le percentuali annue della riduzione sono pari al 40 per cento nel 2014, al 50 per cento nel 2015 e al 60 per cento nel 2016, mentre, per il 2017, è prevista la definitiva cessazione dell’intervento
CONTRIBUZIONI | Il contributo sarà sostituito da contribuzioni volontarie da parte dei cittadini. L'elargizione sarà fiscalmente agevolata (detrazioni del 75%) e si affiancherà a sistemi di contribuzione indiretta attraverso la destinazione del due per mille fondate sulle scelte espresse dai cittadini. I contributi dei privati andranno alle forze politiche che rispettano i requisiti di trasparenza e democraticità, che si doteranno di uno Statuto e che saranno iscritte nel nuovo Registro dei partiti dopo valutazione di una Commissione ad hoc di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici. I partiti iscritti nel Registro dovranno avere una Certificazione esterna dei rendiconti da parte di società di revisione. Esiste un tetto alle erogazioni liberali e alle fideiussioni dei privati: per le persone fisiche dovrà essere di 300 mila euro all’anno, per le persone giuridiche (associazioni, società e fondazioni) di 200 mila euro.Una delle novità sarà la possibilità di fare donazioni via sms, esenti da Iva
I VOTI | I sì sono stati 288, i no 115, gli astenuti 7. A votare a favore Pd, Pdl, Scelta civica e la Lega. Fratelli d’Italia si è astenuta. M5s e Sel hanno votato contro.
SENATO | Il testo passa ora, per la seconda lettura, al Senato.
LA NORMA PRO COLOMBE | Entra nel testo poi la norma ribattezzata pro-colombe del Pdl, che consentirà anche ai nuovi gruppi parlamentari che si formeranno in corso di legislatura di fruire dei finanziamenti. Il testo originario del governo stabiliva invece che ai finanziamenti accedessero solo le forze politiche che si sono presentate alle ultime elezioni.
TRASPARENZA | Per quanto riguarda le norme di trasparenza, il ddl approvato dall’aula della Camera, stabilisce che i partiti debbano assicurare l’accesso alle informazioni relative al proprio assetto statutario, agli organi associativi, al funzionamento interno e ai bilanci, anche mediante la realizzazione di un sito internet che rispetti i principi di elevata accessibilità, anche da parte delle persone disabili, di completezza di informazione, di chiarezza di linguaggio, di affidabilità, di semplicità di consultazione, di qualità, di omogeneità e di interoperabilità.
Giovedì 17 ottobre 2013