l'ex pm promette che non intende difendere mai i mafiosi o i corrotti
I parenti di Provenzano sostengono sia stato violato il segreto «dopo la pubblicazione dell’articolo sul Fatto quotidiano con il contenuto dell’interrogatorio di Bernardo Provenzano con i due magistrati»
di Silvia Tozzi
PALERMO | L'ex pm di Palermo Antonio Ingroia ha giurato all'Ordine degli Avvocati in Cassazione. Ha insomma chiuso con il suo passato da magistrato.
CONTRO LA BOSSI FINI | Ingroia ha anticipato: «Sto costituendo un pool di avvocati per portare davanti alla Consulta la Bossi-Fini e alla Corte europea per i Diritti dell'Uomo le condizioni in cui versano i superstiti del naufragio di Lampedusa».
IL CASO GEROGOFILI | Ancor prima del giuramento, però, l’ex pm si era presentato come avvocato di parte civile al processo palermitano sulla trattativa Stato-Mafia per l’associazione familiari dei Gerogofili. Ingroia, sino a pochi mesi fa, aveva condotto il fascicolo sulla vicenda e non aveva ancora i titoli per presentarsi in aula in veste di avvocato di parte civile. Il che gli ha fruttato un procedimento disciplinare.
PROVENZANO | Inoltre, è indagato dalla Procura di Caltanissetta per il reato di violazione del segreto istruttorio in seguito a un esposto presentato dal legale del boss Bernardo Provenzano, dopo l’interrogatorio del boss da parte dell’ex pm. I parenti di Provenzano sostengono sia stato violato il segreto «dopo la pubblicazione dell’articolo sul Fatto quotidiano dello scorso 5 giugno (2012) con il contenuto dell’interrogatorio di Bernardo Provenzano con i due magistrati», cioè cinque giorni dopo l’interrogatorio avvenuto nel carcere di Parma. I due figli di Provenzano hanno denunciato anche il falso ideologico e il reato omissivo. «Se fosse vero dovrei pensare che c’è stato un illecito con una fuga di notizie da parte dalla procura di Caltanissetta perché io sinora non ho ricevuto alcuna informazione. Qualora fosse vero, non è la prima volta che gli imputati accusano i loro accusatori e denunciano i pm. E’ già accaduto con la denuncia di Dell’Utri e di Berlusconi e se fosse vero questa volta anche su denuncia di Provenzano, una denuncia fatta da un mafioso», ha commentato Ingroia.
Giovedì 10 ottobre 2013