un lavoro in equipe svolto negli stati uniti e durato un decennio
Il trasporto è realizzato da minuscole vescicole circondate da membrane che trasportano le molecole da un organello all’altro delle cellule per trasportare le molecole all’esterno delle cellule stesse
di Silvia Tozzi
STOCCOLMA | Il premio Nobel per la Medicina è stato assegnato agli americani James Rothman, Randy Schekman e al tedesco Thomas Südhof, trapiantato negli Stati Uniti. I tre studiosi hanno scoperto il meccanismo che regola il trasporto di molecole dentro le cellule, una «modalità di controllo estremamente precisa con cui le cellule organizzano il sistema di trasporto e distribuzione del proprio carico». Il premio è pari a 8 milioni di corone svedesi, circa 900mila euro. «Vincere il Nobel è eccitante, ma il momento in cui si fa una scoperta lo è di più - ha detto Rothman - È un’ebbrezza rarissima quella che prova uno scienziato quando scopre qualcosa di fondamentale e soprattutto di universalmente valido».
IL TRASPORTO CELLULARE | La scoperta è costata un decennio di lavoro. Il trasporto cellulare è un meccanismo da cui dipendono funzioni fondamentali come l’attivazione delle fibre nervose o il ruolo degli ormoni nel metabolismo. Nelle cellule c’è un continuo viavai di molecole che devono essere smistate verso la destinazione corretta. Il trasporto è realizzato da minuscole vescicole circondate da membrane che trasportano le molecole da un organello all’altro delle cellule o che fondono la loro membrana con quella della membrana esterna della cellula per trasportare le molecole all’esterno delle cellule stesse.
I VINCITORI | James E. Rothman, 63 anni, si è laureato ad Harvard nel 1976 ed è professore di Scienze Biomediche dell’Università di Yale dove è presidente del Dipartimento di Biologia Cellulare. Randy Wayne Schekman, 65 anni, è un biologo cellulare presso l’Università di Berkeley in California, ex caporedattore della prestigiosa rivista Proceedings of National Academy of Sciences. Ha studiato nell’Università della California a Los Angeles, dove si è laureato con il Nobel Arthur Kornberg. I suoi studi di laboratorio si sono concentrati sul processo di assemblaggio della membrana e del traffico vescicolare nelle cellule eucariote. Südhof, 58 anni, lavora negli Stati Uniti dal 1983, quando si era trasferito nell’università del Texas. Insegna fisiologia cellulare nell’università di Stanford e dal 1991 lavora anche per lo Howard Hughes Medical Institute.
L'EQUIPE | Ognuno dei tre biologi ha avuto un ruolo fondamentale nella scoperta: Schekman ha scoperto quali sono i geni necessari per il funzionamento del traffico delle vescicole, Rothman ha fatto luce sul sistema con cui le vescicole si fondono con i punti in cui devono trasferire il materiale e Südhof ha svelato i segnali che sono trasmessi all’interno della cellula per far capire alle vescicole quando è il momento di consegnare quello che trasportano.
Lunedì 7 ottobre 2013