Behind The News

Dagli anni Novanta i media italiani hanno subito un'involuzione sulla qualità delle notizie estere a causa delle esigenze finanziarie di tagliare i costi per i corrispondenti ed inviati nel principali Paesi e nei principali teatri di guerra.
La mancanza delle grandi firme dei Reporter Italiani ha costretto i media italiani ad affidarsi a notizie delle principali agenzie stampa internazionali che monopolizzano l'informazione standardizzandola.
Questo sistema riduce i costi ma priva il lettore di un'informazione pluralista e di analisi approfondite sui principali temi di politica ed economia mondiale.
Behind the News (dietro la notizia) intende ripristinare questo essenziale servizio destinato al lettore proponendo informazioni ed analisi inedite sui principali avvenimenti mondiali andando oltre la semplice notizia per capire le ragioni celate dietro il sipario.

Fulvio Beltrami

Fulvio Beltrami
Originario del Nord Italia, sposato con un'africana, da dieci anni vivo in Africa, prima a Nairobi ora a Kampala. Ho lavorato nell’ambito degli aiuti umanitari in vari paesi dell'Africa e dell'Asia.
Da qualche anno ho deciso di condividere la mia conoscenza della Regione dei Grandi Laghi (Uganda, Rwanda, Kenya, Tanzania, Burundi, ed Est del Congo RDC) scrivendo articoli sulla regione pubblicati in vari siti web di informazione, come Dillinger, FaiNotizia, African Voices. Dal 2007 ho iniziato la mia carriera professionale come reporter per l’Africa Orientale e Occidentale per L’Indro.
Le fonti delle notizie sono accuratamente scelte tra i mass media regionali, fonti dirette e testimonianze. Un'accurata ricerca dei contesti storici, culturali, sociali e politici è alla base di ogni articolo.

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Ago 17

Aree umanitarie in Bosnia-Erzegovina e il massacro di Srebrenica

La Corte Suprema olandese ha condannato il governo a ricompensare 300 vittime del massacro di Srebrenica avvenuto nel luglio 1995 a causa della mancata protezione dei civili da parte del contingente olandese dei caschi blu Onu. Una giustizia tardiva ma storica di un crimine contro l’umanità commesso dall’Onu già denunciato dalla Ong francese Msf nel 2002

di Fulvio Beltrami

La Corte Suprema, dopo una lungo iter giudiziario, ha ordinato al governo olandese di ricompensare 300 vittime bosniache musulmane massacrate dalle milizie serbo-bosniache in Srebrenica nel luglio 1995. La sentenza è basata su prove inconfutabili esibite durante questo storico processo che dimostrano oltre ogni ragionevole dubbio che il contingente olandese della missione di pace Onu in Jugoslavia (UNPROFOR) avevano clamorosamente deciso di non difendere i civili di Srebrenica, vittime della pulizia etnica che rientra nei crimini di genocidio. La sentenza della Corte Suprema olandese può essere ora utilizzata come precedente per altri casi di negligenza e crimini contro l’umanità commessi dai caschi blu in altre missioni di pace da Haiti all’Africa. La sentenza rende giustizia agli 8.000 civili bosniaci massacrati a Srebrenica a causa della mancata volontà dei caschi blu di proteggerli dalle milizie serbo-bosniache.

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Lug 21

Brics Bank. La notizia tanto attesa

Con la creazione della Brics Bank si rompe il monopolio finanziario dell’Occidente con gran gioia dei paesi del sud del mondo emarginati e sfruttati. E questo dovrebbe essere solo il preludio della fine del monopolio del dollaro, secondo gli esperti. L’America reagisce raddoppiando i finanziamenti nelle ricerche di armi futuristiche

di Fulvio Beltrami

È ufficiale. I paesi emergenti avranno una propria banca per controbilanciare lo strapotere finanziario del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Trattasi della Brics Bank, un solido istituto finanziario con un capitale iniziale di 100 miliardi di dollari e una riserva di valuta estera tra le più grandi del mondo. L’iniziativa era sul tavolo dal 2010 ma vari problemi tecnici e diplomatici da risolvere hanno ritardato la realizzazione del progetto. Brics Bank sarà attivata nel 2016. Il capitale iniziale è assicurato dai cinque stati membri: Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, che deterranno il 55% del capitale e da joint venture finanziarie internazionali per il restante 45%. Per i primi cinque anni le sedi centrali saranno in Cina e India e successivamente in Brasile e Russia. La nuova banca avrà un indirizzo meno politico e più «business oriented» rispetto alle classiche istituzioni internazionali sorte dopo le rovine della Seconda Guerra Mondiale.

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Giu 13

Internet rischia di essere privatizzato

Un progetto della Commissione Federale delle Comunicazioni degli Stati Uniti ha come obiettivo la privatizzazione di Internet che comprometterebbe il concetto di Net Neutrality, l’accesso non discriminatorio alla rete. Vive le proteste degli utenti. Eppure la discriminazione della rete è già una realtà nei paesi del terzo mondo

di Fulvio Beltrami

Alla fine di maggio la Commissione Federale delle Comunicazioni degli Stati Uniti (FCC) ha pubblicato un memo informativo su studi relativi al passaggio dal libero accesso ad internet all’accesso “pay to play”, il sistema utilizzato per le Tv digitali. Se il progetto venisse attuato si comprometterebbe il concetto del Net Neutrality, l’accesso online non discriminatorio. Fino ad ora le uniche spese per l’accesso in rete sono rappresentate dal servizio di connessione offerto dai vari provider. La proposta della FCC prevederebbe il pagamento di ogni pagina a cui si intende accedere e abbonamenti per i principali social network, host blog, ed email accounts. Si tratterebbe di prezzi modici ma per singolo sito. Facebook, Twitter, WhatsApp, Skype, Tango diventerebbero così dei servizi totalmente a pagamento. Attualmente questi siti commercializzano solo le versioni migliorate o professionali o propongono servizi a pagamento per una maggior visibilità della propria pagina, nel caso di Facebook.

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Giu 9

Chiusura di Guantanamo Bay e trattative con i terroristi internazionali

Il presidente Barack Obama sembra ora intenzionato a chiudere l’infame prigione di Guantanamo Bay. Forte l’opposizione del Partito repubblicano e molti interrogativi sulla sorte dei prigionieri e su una propabile amnistia internazionale offerta agli Stati Uniti per i crimini contro l’umanità commessi in questa prigione

di Fulvio Beltrami

Dopo cinque anni dalla prima promessa fatta all’elettorato americano, il presidente Barack Obama sembra seriamente orientato a chiudere la prigione di Guantanamo Bay situata nel territorio militarmente occupato dagli Stati Uniti nell’isola di Cuba. Secondo i dati a disposizione vi sarebbero 149 detenuti a Guantanamo. La maggioranza di essi sarebbero afgani sospettati di essere militanti di Al-Qaeda o Talebani. La prima lista di prigionieri che potrebbero essere trasferiti in un altro paese o rimpatriati conta 78 nomi. L’obiettivo sarebbe la chiusura della prigione entro il 2015. Al progetto è sorta una feroce opposizione del Republican Party, determinato a mantenere la prigione aperta ed impedire il trasferimento dei prigionieri. La senatrice del New Hampshire Kelly Ayotte, membro del Comitato del Senato per i Servizi Militari, ha recentemente affermato ai media americani che la chiusura di Guantanamo rappresenta un rischio per la sicurezza nazionale in quanto non vi è alcuna certezza che i prigionieri liberati non ritorneranno a combattere le truppe americane in Afghanistan o saranno utilizzati per operazioni terroristiche in Occidente.

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Giu 5

Conflitto Siriano. Prevale la linea Assad?

Il presidente siriano Bashar Assad ha riportato una schiacciante vittoria nelle elezioni considerate una farsa da Stati Uniti ed Europa. Un piano generale di ripresa del controllo del paese prevede un aumento della pressione militare contro i ribelli e la pianificazione del futuro economico e della ricostruzione della Siria

di Fulvio Beltrami

Il presidente Bashar Assad ha riportato una schiacciante vittoria elettorale assicurandosi l'88,7% dei voti. Gli altri due candidati alla presidenza: Hassan al-Nouri e Maher Hajjar hanno ottenuto rispettivamente il 4,3 e il 3,2%. La vittoria elettorale assicura ad Assad la legittimità politica per ricoprire la carica di presidente per altri sette anni. Un'autorità non riconosciuta da Stati Uniti e Unione Europea. Il Segretario americano di Stato John Kerry ha definito le elezioni siriane come un “great big zero”, un grande zero. L’Unione Europea considera le elezioni non genuine e rappresentative. Di diverso parere la commissione internazionale di osservazione delle elezioni composta da 30 paesi tra i quali Russia e Venezuela. Il rapporto della commissione definisce le elezioni libere, trasparenti e un ottimo strumento per la stabilità e la pace nel paese.

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Mag 24

I limiti della potenza militare americana

Dagli anni quaranta ai giorni nostri la politica di espansionismo economico e supremazia politica americana si è basata sulla sua potenza militare. Il professore universitario Lawrence Wittner del prestigioso Think Talk americano: PeaceVoice, al contrario sostiene che gli Stati Uniti non sono la potenza militare che tutti credono

di Fulvio Beltrami

Dalla cenere della seconda guerra mondiale gli Stati Uniti sono emersi come prima potenza planetaria grazie al deterrente militare di cui disponevano. Se il boom economico registrato tra il 1870 e il 1925 fu possibile grazie la conquista del West e l’industrializzazione, dallo scoppio della seconda guerra mondiale ad oggi l’economia americana si è basata sull’industria militare, esclusa la breve parentesi degli anni Sessanta e Settanta dove le industrie automobilistica e petrolifera emersero tra i fattori trainanti del successo economico a stelle e strisce. Gli Stati Uniti hanno sempre avuto la convinzione che la loro posizione di superpotenza sia dovuta alla loro capacità militare e al timore che incutono agli altri paesi attraverso la minaccia perennemente esercitata dall’esercito americano. L’ossessione delle varie amministrazioni americane è sempre stata di mantenere il primo posto mondiale di potenza militare.

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Mag 19

Stati Uniti. Corte di New York contro il governo sull’utilizzo dei droni

La Corte di giustizia di New York ordina al governo di rendere pubblici i rapporti sull'utilizzo dei droni militari nelle operazioni antiterroristiche all’estero. L'amministrazione Obama resiste assicurando che le vittime dei raid aerei sono esclusivamente terroristi. La realtà sul terreno dice il contrario

di Fulvio Beltrami

Prima di prendere la decisione di utilizzare i droni per raid aerei dobbiamo essere sicuri al 90% che nessun civile sia ucciso o ferito, assicurando la più alta precisione e standard possibili”, dichiarò il presidente Barack Obama nel maggio 2013 in risposta alle critiche dell’opinione pubblica americana contro l’utilizzo dei droni nei raid compiuti all’estero in special modo in Medio Oriente.

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Mag 14

Ucraina, i ribelli rifiutano il controllo di Kiev

La celebrazione del referendum in Ucraina orientale rappresenta una nuova svolta, potenzialmente pericolosa, nella crisi del paese. I rappresentanti della popolazione delle regioni di Donetsk e Lugansk dicono che rispettivamente l'89 e il 96% hanno votato a favore dell'autonomia. Si propone il punto di vista del Marxista inglese Alan Woods

di Fulvio Beltrami

Il referendum si è tenuto nonostante un appello, fatto qualche giorno prima, da parte del presidente russo Vladimir Putin affinché la consultazione fosse posticipata al fine di creare le condizioni necessarie al dialogo; l'accaduto fornisce la risposta all'accusa, ripetuta da più parti, che il movimento nell'Ucraina dell'Est sia organizzato e controllato da Mosca. I lavoratori di Dontesk e Lugansk hanno ignorato gli appelli del Cremlino e hanno ribadito i loro diritti nonostante le forti pressioni esercitate dall'esterno e sostenute dai proiettili e dai veicoli corazzati del governo di Kiev.

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Mag 8

In Ucraina sono morti i valori occidentali

La crisi Ucraina decreta la fine della credibilità dei valori universali promossi da Stati Uniti e Unione Europea

di Fulvio Beltrami

L’attuale governo non eletto sta reprimendo i propri cittadini con l’uso dell'esercito e compiendo gravi crimini contro l'umanità come è avvenuto ad Odessa. Situazioni simili ed intollerabili, sono state usate dall'Occidente come pretesto per interventi militari come in Libia. Le elezioni che si svolgeranno in un clima di guerra civile e con esito prestabilito saranno giudicate democratiche e rappresentative.

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Mag 5

Crisi Ucraina. Le multinazionali europee contrarie alle sanzioni contro la Russia

La minaccia di nuove sanzioni contro la Russia ventilata dal presidente Barack Obama scatena la protesta delle multinazionali europee. Perderemo gli investimenti con gravi ripercussioni sull'occupazione, dichiarano. Al coro si unisce anche la Eni

di Fulvio Beltrami

Le ultime dichiarazioni del presidente Barack Obama riguardo la crisi in Ucraina non lasciano spazio a interpretazioni. In caso di fallimento delle trattative a Ginevra il governo americano prenderà in esame la possibilità di imporre nuove e più radicali sanzioni contro la Russia, riporta venerdì scorso il Financial Times. La riunione tra Russia, Unione Europea, Stati Uniti e Ucraina è prevista per giovedì 8 maggio a Ginevra.

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Mag 5

Cia e Fbi aiutano il governo ucraino contro i separatisti russi

Il quotidiano tedesco Biuld denuncia la presenza di agenti Cia e Fbi in sostegno del governo non eletto dell’Ucraina per combattere i separatisti russi mentre le operazioni militari proseguono nell'est del paese. Tensione sempre più alta di questa drammatica crisi internazionale

di Fulvio Beltrami

Un rapporto del quotidiano tedesco Biuld, pubblicato domenica 4 maggio 2014, parla di prove inconfutabili dell'aiuto offerto da Cia e Fbi al governo non eletto dell’Ucraina per combattere i separatisti russi nell'est del paese.

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Apr 23

Gran Bretagna. Indagine Onu proibita a Yarl’s Wood la casa degli orrori

Rashida Manjoo, investigatrice Onu per I diritti delle donne ha ricevuto il divieto di accesso al centro di detenzione per immigrati Yarl’s Wood dal governo inglese. Yarl’s Wood dal 2002 è al centro di numerose denunce per la violazione dei diritti umani

di Fulvio Beltrami

Rashida Majoo, una professoressa sudafricana di legge esperta in diritti umani che collabora con le Nazioni Unite dal 2009, ha ricevuto un secco rifiuto dalle autorità inglesi a visitare il centro di detenzione per immigrati di Yarl’s Wood nel Bedfordshire. L’episodio è avvenuto il 14 aprile scorso.

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Mar 28

Ucraina. Multinazionali americane contrarie alle sanzioni contro la Russia

Gli sviluppi della crisi ucraina sembrano porre in serie difficoltà Europa e Stati Uniti. Dopo il fallimento della minaccia di un confronto militare, l’occidente ora tenta con le sanzioni economiche. Le principali multinazionali americane si dichiararono nettamente contrarie alle sanzioni che danneggerebbero solo gli interessi americani

di Fulvio Beltrami

La lunga crisi Ucraina, iniziata nel dicembre 2013, ha preso un indirizzo evidentemente non previsto da Stati Uniti ed Europa. Due sono gli imbarazzanti problemi della strategia occidentale attuata nell'ex Paese Sovietico. Il primo è rappresentato dalle posizioni di prestigio nel nuovo governo ucraino occupate da esponenti di estrema destra e nazisti del partito Svoboda messo al bando dall’Unione Europea nel 2002. Il confine tra le ideologie naziste e la criminalità organizzata, spesso labile, rischia di compromettere il delicato lavoro di marketing attuato dai media occidentali per offrire una credibilità internazionale al nuovo governo. Una credibilità già compromessa all’interno del paese, non solo in Crimea ma anche nelle regioni dell'est, dove si stenta a riconoscere l'autorità di un governo non eletto da nessuno ma giunto al potere con la forza.

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Mar 13

Stati Uniti. Tolleranza zero contro le proteste

L’amministrazione Obama si è schierata a favore dei manifestanti in Ucraina e Venezuela, difendendo il loro diritto di protestare contro i due governi. Questo diritto, difeso ad oltranza in questi lontani Paesi, sembra non essere tollerato negli Stati Uniti, soprattutto se le proteste sono dirette contro i poteri forti: le Corporation

di Fulvio Beltrami

Il 2 marzo 2014 una protesta studentesca contro il progetto di oleodotto Keystone XL, 1.700 km per trasportare il greggio dal Canada agli Stati Uniti, è stata violentemente repressa dalla forze dell’ordine a Washigton DC.

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Mar 12

Papa Francesco veramente supporta le unioni gay?

Il giornalista americano Tyler Lopez ci offre un interessante spunto di riflessione sulle dichiarazioni di Papa Francesco riguardo l'omosessualità. Si propone la traduzione dell'articolo in quanto in Italia è raro che un giornalista esca dal coro di elogi al Papa su cui grava sempre più il sospetto di essere un semplice personaggio di propaganda del Vaticano

di Fulvio Beltrami

In un'intervista sul quotidiano italiano Corriere della Sera apparsa il 5 marzo scorso, Papa Francesco suggerisce che qualche forma di unione civile può essere tollerata dalla Chiesa Cattolica.

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Mar 10

Siria. Mire israeliana sul Golan

Mercoledì 5 marzo 2014 l’esercito israeliano ha lanciato un'offensiva contro la Siria, occupando l’altopiano del Golan. L’attacco sarebbe stato effettuato per testare le difese siriane in previsione della anessione dei territori del Golan della Siria, dove sono stati scoperti importanti giacimenti di petrolio e gas

di Fulvio Beltrami

Mercoledì 5 marzo 2014. Altopiano del Golan. Ore 6. L’esercito israeliano lancia quattro missili sulle colline al-Sateh e Al-Hamidiyeh dell'altopiano del Golan, in pieno territorio siriano.

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Mar 9

Afghanistan. All'orizzonte il divorzio dagli Stati Uniti

Le recenti critiche del presidente afgano Hamid Karzai sulle tattiche militari adottate dall'Amministrazione Obama contro i talebani sono l’ultimo segnale di un progressivo distacco dagli Stati Uniti contemporaneo ad un riavvicinamento alla Russia. Gli errori commessi dagli Stati Uniti potrebbero vanificare 12 anni di guerra e aumentare l’influenza russa nella regione

di Fulvio Beltrami

Gli afgani stanno morendo per una guerra che non è loro. Una guerra scatenata per garantire la sicurezza americana e gli interessi Occidentali.

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Mar 7

Venezuela. I preamboli della rivolta studentesca

Le manifestazioni dei studenti delle università private che rischiano di far sprofondare il Paese in un clima di violenza e caos sono state precedute da un attacco interno ed esterno su vari fronti: manipolazione monetaria, sabotaggio economico, attacco alla società petrolifera statale, campagna mediatica internazionale di diffamazione, con l’obiettivo di creare un malcontento popolare e la destituzione dell'attuale Governo

di Fulvio Beltrami

La proteste degli studenti della media alta borghesia venezuelana non sono state una reazione spontanea dovuta al malcontento popolare contro il governo di Nicolas Maduro

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Mar 5

Stati Uniti, la crociata anti gay in salvaguardia della libertà di religione

Mentre l’opinione internazionale si schiera contro la decisione del governo ugandese di approvare la legge anti gay, e il presidente Barack Obama minaccia l’interruzione dei rapporti con il paese africano, 14 Stati americani stanno tentando di far approvare legge segregazioniste contro la comunità omosessuale. La battaglia in corso sembra andare oltre la discriminazione sessuale. La evidente omofobia potrebbe essere il Cavallo di Troia per distruggere le libertà fondamentali della Costituzione

di Fulvio Beltrami

2020. Stati Uniti d’America. In virtù della difesa Costituzionale alla libera espressione della religione impiegati statali, medici, insegnanti, poliziotti, datori di lavoro e privati cittadini hanno il diritto di discriminare omosessuali e lesbiche qualora i comportamenti sessuali siano contrari al loro credo religioso.

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Mar 4

Francia. Dal 2007 la Polizia ha cancellato oltre 130.000 dossier criminali

Un rapporto ordinato dal ministero degli Interni rivela la sparizione di 130.000 dossier criminali attuata dalla Polizia Francese in collaborazione con gli ambienti politici per diminuire artificialmente le statistiche sulla criminalità in Francia. Sconcerto e costernazione dei cittadini. Il senso di insicurezza potrebbe spingere alcune fasce della popolazione ad istituire comitati di autodifesa come sta succedendo in Gran Bretagna

di Fulvio Beltrami

Gennaio 2014. Parigi è una città più sicura che Londra. I crimini commessi a Parigi sono quattro volte inferiori a quelli commessi a Londra”, dichiara al The Telegraph Amme Hidalgo, candidato socialista a Sindaco di Parigi.

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