alitalia, malpensa non sarà più un hub

Sono circa 2500 gli esuberi Alitalia

in vista della fusione con Ethiad per il 2015

Roberto Maroni ha incontrato il presidente di Sea Pietro Modiano: «Abbiamo condiviso la preoccupazione che questo ingresso di Etihad possa penalizzare il sistema aeroportuale lombardo»

di Silvia Tozzi

Ethiad
Ethiad

MILANO | Il giorno dopo la comunicazione di Ethiad con le condizioni per celebrare le nozze con Alitalia, si conta che gli esuberi dopo la fusione saranno tra i 2.400 e i 2.500. Infatti, l'unico hub italiano sarà a Fiumicino. Quindi Malpensa sarà ridimensionata o riconvertita a traffico merci.

MARONI | Il governatore lombardo Roberto Maroni ha incontrato il presidente di Sea Pietro Modiano: «Abbiamo condiviso la preoccupazione che questo ingresso di Etihad, che va bene per Alitalia, possa penalizzare il sistema aeroportuale lombardo e, in particolare, Malpensa. Non conosco ancora i dettagli della lettera di Etihad, ma, ovviamente, noi siamo pronti a fare tutto ciò che occorre per salvaguardare il futuro di Malpensa e del sistema aeroportuale lombardo».

POLETTI | Il ministro del lavoro, Giuliano Poletti ha spiegato che «poi si dovrà vedere quando ci sarà la discussione di merito tra le parti». La questione, ha puntualizzato, non gli compete: «Il confronto parte sotto la regia del ministero delle Infrastrutture e noi siamo a disposizione per la parte che ci compete sugli ammortizzatori sociali». 

CDA | Venerdì si riunirà il consiglio di amministrazione per valutare le condizioni della fusione. La compagnia degli Emirati investirà circa 600 milioni di euro, entrando con una quota del 49%, le banche cancelleranno un terzo del debito e convertiranno il resto in azioni della compagnia, mentre resta da affrontare la questione degli esuberi (sono 21.900 i dipendenti).

SINDACATI | Raffaele Bonanni, leader della Cisl ha commentato: «Evitato il disastro, speriamo che si apra uno scenario di sviluppo». 

Martedì 3 giugno 2014