difficile portare i cittadini a votare per qualcosa in cui li si esorta a non credere

Euroscettici in calo in Olanda

ma in crescita in Gran Bretagna e in Francia

In Olanda il Partito per la Libertà (Pvv) di Wilders, per mesi dato in testa aissisti di Democratici 66, entrambi sopra il 15%, ma anche dietro il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (Vvd) del premier Mark Rutte (al 12,3%)

di Silvia Tozzi

Geert Wilders
Geert Wilders

AMSTERDAM | In Olanda le elezioni europee hanno registrato il crollo degli eurofobi di Wilders; in Gran Bretagna crescono gli euroscettici dell’Ukip e in Francia, dove sono aperte le urne, si prospetta una crescita del del Front National. Sono aperte le urne in Irlanda e Repubblica ceca.

WILDERS | In Olanda Geert Wilders ha dovuto riconoscere un «risultato deludente». Ha ottenuto infatti solo il 12,2%, in netto calo rispetto al 17% del 2009 e ben al di sotto delle sue speranze di sfondare quota 20%. Otterrà solo 3 eurodeputati contro i 5 della legislatura uscente. 

FRANCIA | Secondo i sondaggi, il Front National di Marine Le Pen sarà il primo partito di Francia con il 23%, precedendo la destra dell’Ump al 21% e nettamente davanti al Ps al governo relegato al 16%. Bene in Gran Bretagna l’Ukip dell’euroscettico Nigel Farage, terzo partito del Paese con il 17%. Ma Farage non vuole stringere accordi con Le Pen, che ha sempre bollato come razzista e antisemita. 

IRLANDA | Si vota in Irlanda e in Repubblica ceca. A Dublino non ci sono partiti eurofobi, a Praga, tradizionalmente poco europeista, la compagine dei partiti euroscettici è data in calo. Domani saranno poi chiamati al voto Malta, Lettonia e Slovacchia, mentre si concluderà il voto dei cechi. 

Sabato 24 maggio 2014