crescono le fila dei contrari alla riforma

Le imprese bocciano la Legge di Stabilità

«Poche misure per la ripresa economica»

Serve azione incisiva per riduzione cuneo fiscale e costo del lavoro

Rete imprese Italia
Rete imprese Italia

LE IMPRESE VERSUS LA LEGGE DI STABILITÀ | I Presidenti di ABI, Alleanza delle Cooperative Italiane, Ania, Confindustria, Rete Imprese Italia, riuniti stamattina a Bologna, insieme ai rispettivi Segretari e Direttori Generali, hanno concordato le seguenti valutazioni e indirizzi sulla legge di stabilità. «Nelle fasi recenti della vita pubblica e della vita economica italiana, e anche durante la preparazione del disegno di legge di stabilità, abbiamo dato forte prova di responsabilità, nella misura realistica delle proposte e nel rispetto delle istituzioni. Fa parte anche di questa responsabilità non tacere e non sminuire i problemi».

PIÙ MISURE PER LA RIPRESA ECONOMICA | «La legge di stabilità deve avere misure più consistenti per la ripresa. Deve dare i segnali necessari alla società e all'economia per rinvigorire la fiducia in se e nel futuro. Rileviamo che manca una rapida e decisa azione di tagli alla spesa pubblica e la indicazione di una prospettiva di ammodernamento strutturale dello Stato e di ridefinizione dei compiti della sfera pubblica, da avviare subito».

RIDUZIONE DEL CUNEO FISCALE | «Nella consapevolezza dei limiti imposti dai conti pubblici proporremo al Parlamento di rafforzare l'impianto in alcuni punti fondamentali, a partire da una riduzione più incisiva del cuneo fiscale e del costo del lavoro, che abbia effetti sensibili sulla competitività delle imprese e sul reddito disponibile dei lavoratori; agendo sull'accesso al credito sia attraverso la garanzie sia attraverso la patrimonializzazione delle imprese e delle banche, trovando risorse sia strutturali sia straordinarie (rimpatrio dei capitali, rivalutazione quote della Banca di Italia) e dando impulso alla ricerca e all'innovazione».

INTENSIFICARE LE AZIONI DELLO SVILUPPO | «Persistiamo nella convinzione che la stabilità sia la prima condizione di ripresa. Ribadiamo che il Governo deve accelerare e intensificare l'azione per lo sviluppo. Auspichiamo perciò che Governo e Parlamento si impegnino al massimo per realizzare una legge di stabilità e di crescita, adeguata al difficile momento che il Paese sta attraversando».

Venerdì 18 ottobre 2013