I metodi educativi violenti hanno solo effetti negativi

Viaggio di un'educatrice

Pedagogia, psicologia, filosofia ed esperienza sul campo sono le protagoniste del mio viaggio intrapreso nel mondo del bambino. Grazie anche alle teorie e alle opere che ci hanno lasciato studiosi esperti dell’universo dell’infanzia, si potranno conseguire preziosi consigli, utili ad affrontare la vita di ogni giorno. Si affronteranno questioni sociali, problemi comuni, quesiti ai quali si troverà una valida risposta.

Federica Gambino

Federica Gambino
Sono nata il 12 ottobre 1991 a Milano. All’età di 3 anni la mia famiglia ed io ci siamo trasferiti in un paese vicino, precisamente a Saronno, nel varesotto. Qui ho intrapreso i miei percorsi scolastici fino al liceo, per poi iscrivermi al corso di Scienze dell’educazione presso l’Università Bicocca di Milano. Da circa tre anni lavoro in qualità di educatrice presso una cooperativa sociale in asili nido ubicati nella stessa città. Ho iniziato quest'avventura di gestire un blog per conciliare la mia passione per la scrittura con tutto ciò che riguarda i miei studi e il mio lavoro.

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Feb 24

I metodi educativi violenti hanno solo effetti negativi

di Federica Gambino

bambini, asilo nido, disciplina, maria montessori, punizioni fisiche, urla, aggressioni verbali, adolescenti

Numerosi studi hanno dimostrato che i metodi educativi violenti, cioè che utilizzano punizioni fisiche, urla, aggressioni verbali hanno effetti negativi per la salute psicologica dei bambini e degli adoloscenti. I primi svilupperanno comportamenti aggressivi, mentre i secondi saranno a rischio depressione.

Come ottenere allora la disciplina? Possiamo aggrapparci al pensiero di Maria Montessori, secondo la quale è inutile contare sui comandi, predicazioni e rimproveri: all'inizio questi potranno dare un'illusione di una qualche efficacia, ma con il tempo si comprenderà che quell'illusione rimarrà tale. L'origine della disciplina deve essere ricercata nel lavoro spontaneo. Attraverso certi esercizi i bambini non muovono soltanto i loro muscoli, ma ordinano la loro mente e questa particolare attività svilupperà la volontà. Tutto questo permette ai bambini di diventare sempre più consapevoli di se stessi e dell'ambiente circostante. Raggiungono così un grado superiore di sviluppo della loro personalità, grazie alla libera scelta delle loro occupazioni. La disciplina che ne risulta non è data da un bambino che sa star buono, ma da un individuo che si è perfezionato, superando i limiti consueti della sua età.

La mia esperienza personale in qualità di educatrice in un asilo nido conferma quanto detto. Se un bambino fa qualcosa di sbagliato, non serve a nulla sgridarlo alzando la voce, perchè spesso accade che inevitabilmente ripeterà ciò che ha fatto. Occorre piuttosto incanalare la sua energia in un'attività che andrà scegliendo spontaneamente. Solo allora quel bambino sarà sulla via della disciplina. A volte tutto questo risulta molto difficile da concretizzare, ma bisogna sempre tenere a mente che i metodi educativi violenti sono controproducenti per tutti, sia per i bambini che per gli adulti stessi. 

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